Oggi, nel corso della seconda giornata del convegno Governare con i cittadini, promosso dal Comune, dal Dipartimento della Finzione pubblica e dal Formez al centro internazionale ‘Malaguzzi’, sono intervenuti, fra gli altri, il professor Giovanni Moro, presidente di Fondaca, Fondazione per la cittadinanza attiva, l’imprenditore e presidente della Fondazione Civicum Federico Sassoli de Bianchi e Peter H. Kostmayer, presidente del Citizens Committee for New York City.
E’ stato Moro ad introdurre la Sessione plenaria che ha avuto al centro i processi e gli strumenti che possano essere utili per creare un rapporto più diretto e partecipato tra i cittadini e l’amministrazione pubblica.
“Occorre fare buon uso dei cittadini – ha detto il professor Moro, sociologo della politica e autore di numerosi testi tra cui il Manuale della cittadinanza attiva – E’ importante che gli amministratori e i politici non discutano sempre di massimi sistemi, perché in Italia il rapporto tra politica e cittadini resta sempre ambivalente: da una parte la voglia di fare del cittadino, dall’altra il timore di non saperlo fare. E invece le risorse che i cittadini mettono in campo, rispetto alla cosa pubblica, sono molto inferiori rispetto alle reali potenzialità. L’errore che si fa è pensare che dove c’è rappresentanza, intesa come “parlare a nome di” e “agire per conto di”, non posa esserci partecipazione. Lo sforzo che gli amministratori devono fare è evitare questi due diversi approcci alla realtà, che tante volte portano a una contrapposizione”.
Fra gli altri intervenuti oggi al convegno, Peter Kostmayer, che ha assunto ruoli politici nel Partito democratico americano dalla fine degli anni Settanta all’inizio degli anni Novanta, poi è diventato presidente del Citizens Committee for New York City, una fondazione che si occupa di far sentire la cittadinanza parte attiva dello Stato. E Federico Sassoli de Bianchi: “Maggiore trasparenza, per una maggiore efficienza, per arrivare, infine, a una migliore qualità dei servizi – è stata l’equazione di Sassoli – Affinché i cittadini non si sentano più semplicemente ‘utenti’, è importante che migliori la comunicazione; che le politiche, cioè, diventino il più possibile comprensibili ed eseguibili. E’ importante mettere in atto una serie di buone pratiche, in modo che ai cittadini venga spiegato l’intero procedimento: quali gli obiettivi da raggiungere, come farlo e, infine, quali risultati sono stati ottenuti”.
La giornata è proseguita con le sessioni di lavoro sui temi “Democrazia partecipativa, i cambiamenti nei processi decisionali” e “Sussidiarietà orizzontale”. Nel tardo pomeriggio poi, la tavola rotonda che ha avuto al centro la discussione sulla “Responsabilità sociale delle organizzazioni”.