Quando Walter Veltroni sale sul palco per il discorso conclusivo della manifestazione del Pd, il Circo Massimo è un tappeto di gente. Oltre due milioni e mezzo di persone, dicono gli organizzatori del Partito democratico, circa 200mila, secondo fonti della questura.
incredibile riuscita di questa manifestazione farà venire il sangue amaro a molti che questa mattina avevano parlato di agitatori di piazza”. E poi: ”L’Italia è un Paese migliore della destra che lo governa”. E ancora: ”L’Italia, signor Presidente del Consiglio, è un Paese antifascista. A chi le chiedeva se anche lei potesse definirsi così, ‘antifascista’ lei ha risposto con fastidio che non ha tempo da perdere, che ha cose piu’ importanti di cui occuparsi, rispetto all’antifascismo e alla Resistenza. Il presidente Sarkozy non avrebbe risposto così, non avrebbe detto questo della Resistenza animata dal generale De Gaulle”. Si parla di democrazia che , incalza Veltroni, ”non è un consiglio d’amministrazione. E’ indice di una mentalità sottilmente e pericolosamente illiberale, pensare che in una democrazia non bisogna disturbare il manovratore e che tutto ciò che limita, regola, condiziona il suo potere è solo un fattore di disturbo”.
Alema e Franco Marini. Ma anche Francesco Rutelli, Piero Fassino, Cesare Damiano, Giovanna Melandri, Fioroni, i presidenti dei gruppi alla Camera e al Senato, Anna Finocchiaro e Antonello Soro. L’attacco al governo è diretto e su tutti i fronti. Si parte dalle tasse che ”stanno aumentando” nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, per passare alla scuola dove ”fa rabbrividire la mozione della Lega sulle classi differenziate per i bambini stranieri”.
”Che nella scuola dell’obbligo ci siano classi separate o test d’ammissione per distinguere un bambino dall’altro – rimarca Veltroni – è un danno per tutti. E’ un danno per i bambini italiani, che considerano quei loro amici diversi da loro, introiettando un concetto foriero di catastrofi”.
Al governo Veltroni lancia una proposta: ”Sospenda il decreto attualmente in discussione in Parlamento, modifichi con la legge finanziaria le scelte di bilancio fatte con il decreto e avvii subito un confronto con tutti i soggetti interessati, fissando un tempo al termine del quale è legittimo che le decisioni siano prese”.
Le proposte del Pd arrivano anche sul fronte dell’economia. Veltroni parla di ”un fondo di garanzia alle micro e piccole imprese, un piano di investimenti in infrastrutture e soprattutto un intervento per aumentare i redditi da lavoro, i salari, gli stipendi, le pensioni degli italiani”. E ancora immigrazione e razzismo.
”L’Italia non è e non sarà mai un Paese razzista” dice il segretario del Pd. E la citazione di Roberto Saviano a cui ”va il grazie di tutti noi che oggi siamo qui in questa piazza”. E dal palco del Circo Massimo arriva anche un messaggio di speranza per il futuro. ”Ricordatevi – conclude Veltroni – che un’altra Italia è possibile, la faremo insieme. Le cose possono cambiare, le cose cambieranno. Non c’è rassegnazione che non possa cedere il passo alla speranza. Non c’è paura che non possa essere vinta dalla consapevolezza di sè e dall’apertura agli altri. Non c’e’ buio dopo il quale non venga la luce”.
Fonte Adnkronos