Buongiorno direttore, mi perdoni lo sfogo, ma credo di essere arrivata al limite!
Vivo a Ferrara, ma studio presso l’Università di Bologna: la mia vita da pendolare è già resa difficile dai continui disagi, legati non solo ai continui ritardi dei treni, ma anche all’assoluta mancanza di comfort per i passeggeri: pensi solo che, questa mattina, con una temperatura esterna di 3° C, il riscaldamento era spento!!! Non credo le debba descrivere il freddo patito da noi passeggeri: le basti sapere che il nostro fiato condensava!! A tutto questo, si aggiungono gli scioperi ormai divenuti settimanali e che mi impediscono di frequentare le lezioni!!
Ora, considerato che pago ben 1.500 € di tasse annuali, cui si aggiungono i 54 € di abbonamento mensile del treno, credo di avere il sacrosanto diritto di andare all’Università, senza che mi venga costantemente impedito.
Credo che, a questo punto, non sia molto corretto tirare fuori i diritti degli impiegati delle Ferrovie, che non mi sembrano abbastanza efficienti da meritare di scioperare; prima di creare continuamente disagio a noi passeggeri, che non siamo colpevoli di nulla, credo che dovrebbero cercare di fare il massimo del loro lavoro; cosa che non fanno.
Intanto, domani perderò nuovamente lezione; mi dica lei se si può continuare così!! E’ una
vera vergogna!!!
Mi perdoni lo sfogo, ma sono davvero arrivata oltre il limite di sopportazione.
(lettera firmata)