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Confesercenti su aggressione gioielliere Maranello

Un episodio preoccupante e di gravità inaudita, in cui la vittima ancora una volta è un esercente. Maranello denota sempre di più un critico aumento di “atti criminali”, situazione che ad oggi impone senza più alcun rimando, un maggior presidio del territorio e un adeguamento dell’organico delle forze dell’ordine“. E’ questa la reazione di Confesercenti Maranello dopo la violenta rapina subita mercoledì pomeriggio da un gioielliere del posto.

Il titolare della gioielleria Liddi – infatti – si è visto puntare contro da un malvivente una pistola a scarica elettrica che, però, non ha funzionato. A quel punto il rapinatore ha colpito con un pugno l’orefice scappando con quattro orologi e qualche centinaia di euro rubati dalla cassa.”Non solo la categoria degli esercenti è tra le più esposte al rischio di rapine e furti: oggi la stessa si trova costretta sempre di più fare i conti con aggressioni e pestaggi violenti; situazione che costringe gli operatori a lavorare in una condizione di sicurezza precaria, nonostante l’impegno profuso dalle Forze dell’Ordine“, osserva Roberto Tartari, presidente di Confesercenti per l’area di Maranello.

Impegno che però secondo Confesercenti è vanificato in buona parte dalla mancanza di un organico di agenti adeguato alle reali esigenze del territorio: “La solidarietà che segue al solito questi fatti è apprezzabile, ma non più sufficiente. Maranello è diventata ormai una zona a rischio. Non è più rimandabile quindi l’incremento dell’organico delle forze dell’ordine in quanto servono azioni concrete contro la criminalità a partire da un monitoraggio del territorio in maniera adeguata, costante e continua“.

















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