Prime schiarite nella vertenza del Gruppo Morotti di Formigine leader dello smaltimento e riciclo di rottami ferrosi negli stabilimenti di Corlo, Sassuolo e Bologna, che aveva minacciato la scorsa settimana il licenziamento di 27 sui 100 dipendenti complessivi per crisi aziendale.
La crisi morde e pur in presenza di prospettive complicate nel settore e in tutto il comprensorio importanti novità hanno preso corpo lunedì 6 luglio. Lunedì dopo partecipate assemblee fra i lavoratori si è infatti riaperto il tavolo di trattativa con l’azienda che ha portato ad alcuni passi avanti. Alla presenza della proprietà, direzione aziendale, rappresentanza dei lavoratori e sindacato hanno condiviso il percorso e i riferimenti imprescindibili della trattativa: mobilità volontaria; cassa integrazione straordinaria (richiesta presentata in Regione il 7 luglio) che prevederà la rotazione dei lavoratori sospesi; costituzione di un Fondo per la Solidarietà destinato a integrare il salario dei cassintegrati. Pur continuando lo stato di agitazione, in attesa degli accordi definitivi,lavoratori e Filcams-Cgil esprimono soddisfazione per i risultati ad oggi raggiunti.