Una 24enne di Formigine aveva ripetutamente presentato presso il Comando Carabinieri del luogo, nei mesi di aprile, luglio ed agosto 2009, querele nei confronti dell’ex fidanzato che aveva cominciato, a seguito dell’interruzione della loro relazione sentimentale, non solo ad importunarla in ogni momento della giornata in vari modi, ma a rivolgerle anche minacce ed ingiurie. La donna era stata sentimentalmente legata ad un giovane coetaneo, originario della provincia di Napoli ma da tempo residente a Formigine, dal 2004 alla primavera del 2009, relazione poi interrotta per volontà della donna.
Il giovane, incapace di farsene una ragione, cercava ripetutamente la ragazza presso la sua abitazione, venendo in un occasione anche alle mani con il padre di lei, tanto che in un’occasione quest’ultimo, recatosi al Pronto Soccorso, era stato refertato con due giorni di prognosi per le percosse subite. L’uomo infastidiva la donna anche presso il luogo di lavoro e, con notevole insistenza, in varie occasioni, di fronte ai colleghi di lavoro di lei, esigeva spiegazioni sui suoi movimenti e persone che incontrava, rivolgendole per le risposte avute o non avute minacce di morte a lei e alla sua famiglia. In altre occasioni, mentre la giovane si trovava alla guida della propria auto, la pedinava effettuando spericolati affiancamenti e sorpassi nel corso dei quali le indirizzava con ampia gestualità improperi di ogni tipo, tanto da costituire concreto pericolo alla incolumità della donna e degli altri utenti della strada. La giovane era inseguita perfino nei locali che frequentava con amiche e amici ove non solo era posta in grande imbarazzo per gli atteggiamenti di gelosia assunti dal suo ex, ma anche costretta a subire pesanti offese. Certe notti addirittura questi si era posto in attesa e per diverse ore all’ingresso dell’abitazione della ragazza, recando disturbo con il suono ripetuto del campanello.
A seguito di questi circostanziati episodi, su richiesta dei Carabinieri di Formigine, il giovane era stato destinatario sia di un provvedimento di avviso orale, sia di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Tuttavia, non convinto di quanto intimatogli dalle Autorità, nel pomeriggio di sabato 26 settembre si era addirittura recato presso il Comando Carabinieri di Formigine per denunciare che da lì a poco due persone – non si sa mandate da chi – sarebbero giunte in Formigine, da Napoli, con lo scopo di sparare alle gambe della ex fidanzata affinché questa si intimorisse e ritirasse le querele contro di lui. Gli accertamenti condotti dai Carabinieri e le banali contraddizioni in cui era caduto alle domande del Comandante della Stazione di Formigine, chiarivano la natura mendace delle dichiarazioni.
Sulla scorta di questo ultimo episodio, l’A.G. di Modena, convenendo con la richiesta dei Carabinieri – preoccupati dall’ escalation di episodi persecutori posti in essere dal giovane – emetteva un tempestivo provvedimento di custodia cautelare per “stalking” nei suoi confronti che, eseguito due giorni dopo, ha posto agli arresti domiciliari il giovane presso la propria abitazione in Formigine.