Una società dove nuovamente, noi dell’opposizione, non possiamo intervenire come nella Formigine Patrimonio, ma in questa, peggio, non possiamo mi sembra di capire, intervenire come comune sebbene siamo soci. Tralascio di parlare di inefficienza del servizio e di perdite economiche accumulate prima durante e dopo la partecipazione societaria.
Una scatola cinese che non finisce mai di stupirci, di cui scopriamo sempre nuovi contenuti e scelte, una società che si presta a tutte le stagioni, economiche, un intreccio di gestioni dirette e indirette, appalti e subappalti, che non producono altro che una situazione di lamentele territoriali per tutti i servizi erogati. Infatti le lamentele per i servizi erogati sono all’ordine del giorno ma gli amministratori non sembrano interessati al miglioramento.
Se da una parte si imbandiscono tavoli e conferenze di iniziative per migliorare e semplificare l’ormai opprimente burocrazia, dall’altra si continuano a inventare contenitori che non producono miglioramenti e riduzione dei costi, quelli che il contribuente, invece, reclama. Mi sento di denunciare in questa sede che di fronte a una situazione di iniziative volte al risparmio, di cui ormai tutti gli amministratori indistintamente, si riempiono la bocca, si debbano subire ricadute economiche per cariche istituzionali che vanno, invece, in controtendenza con stipendi faraonici. Siamo diventati, noi contribuenti, finanziatori per regolamenti ad ok, di un sistema che se da una parte eroga servizi, scadenti, dalla’altra tende ad ingrassare un sistema di finanziamenti pilotati.
Al Sindaco, che ci rappresenta in uno di quei satelliti della società, non si sa con che titolo e considerazione, chiedo di intervenire per far ricadere anche nelle tasche dei contribuenti quei dividendi che invece per una serie di scelte sovrane, finiscono sempre dove qualcuno vuole ma, mai nelle tasche dei contribuenti. Negli ultimi anni abbiamo infatti dovuto subire la faccia tosta di qualcuno che da amministratore ci ha propinato dividendi societari da sogno, pretendendo in cambio premi faraonici fregandosene della crisi, quasi il servizio fosse indirizzato a far cassa piuttosto che servizio per il quale è nata e per il quale si identifica, o dovrebbe.
Di fronte a queste situazioni ritengo che la società sia veramente indirizzata all’interesse di un conto economico fregandosene del contribuente. E’ ora di dire basta a questo sistema che, in forma legittima, anche in questo momento dove la realtà economica attanaglia noi tutti, se ne frega, è ora di invertire la rotta e dal prossimo anno dividere gli utili societari con i veri sostenitori del sistema, i contribuenti, cioè noi. Chiedo al Sindaco di farsi promotore, e alla maggioranza di sostenermi nella richiesta, di una proposta adeguata per ottenere dopo tanti anni di aumento delle tariffe, una progressiva riduzione delle stesse portando a beneficio dei contribuenti i dividendi societari perché adesso quelli ci sono veramente visto i bilanci.
(Giacobazzi Valerio capolista del gruppo politico“Il Popolo della Libertà”- intervento al Consiglio Comunale del 29 settembre 2009)