Decisamente in espansione il settore del benessere che può vantare più di 30 mila imprese tra centri benessere, trattamenti estetici e palestre, con un giro d’affari stimato attorno ai 21 miliardi di euro e oltre 70 mila addetti.
A questi dati si devono aggiungere i 3.773 esercizi ricettivi presenti nelle solo località “termali e del benessere” così definite dall’osservatorio nazionale del turismo, con una disponibilità di 148.918 letti (pari al 3,2 del totale letti delle strutture ricettive in Italia) e un giro di presenze turistiche che si attesta sui 15 milioni l’anno. In continuo aumento inoltre, su tutto il territorio italiano, le strutture ricettive che si dotano al loro interno di centri benessere e beauty farm.
Tra il 2004 e il 2008 il settore benessere ha conosciuto una notevole espansione quantitativa registrando ad un incremento del 24% pari a seimila nuove imprese.
Sono questi i numeri del settore del benessere presentati oggi a Rimini Wellness, in occasione della tavola rotonda organizzata dall’AICEB-Confesercenti per presentare una proposta di legge per i centri benessere in grado di regolamentare un settore in continua evoluzione, estremamente sensibile alle mode e alle tendenze e che negli ultimi decenni non solo è cresciuto in termini di nuove imprese e nuova clientela ma ha visto e vede tuttora l’affermarsi e il diffondersi di numerose discipline mirate al benessere e al miglioramento della qualità della vita, perlopiù, attualmente non ancora regolamentate.
Alla tavola rotonda, moderata da Giorgio Costa del Sole 24 Ore Centro Nord, sono intervenuti, l’On.le Alberto Fluvi componente 6° Commissione Finanze e tesoro Camera e primo firmatario della proposta di legge , Gian Marco Rossi, Presidente Aiceb – Associazione Nazionale Centri Benessere, Maurizio Banchetti, componente della Giunta Nazionale Asshotel, Tiziano Tanzi, Coordinatore dell’Unione di prodotto Terme, salute e benessere dell’Emilia Romagna e ha concluso i lavori Stefano Bollettinari , Direttore Confesercenti Emilia Romagna
“La proposta di legge sottoscritta da 48 parlamentari di diversi schieramenti politici e attualmente depositata alla Camera – sostiene il presidente Nazionale dell’AICEB, Gian Marco Rossi – nasce dalla necessità di colmare un vuoto normativo e di regolamentare quindi un settore così dinamico e in forte crescita, definendo degli standard qualitativi, strutturali, professionali e organizzativi collegati alle diverse attività svolte in queste strutture, nell’ottica di una migliore tutela e sicurezza per il consumatore e un’ulteriore qualificazione del settore e della qualità del servizio offerto. La proposta di legge offre subito una precisa definizione precia di “cosa deve essere e cosa può fare” una struttura “centro benessere” rispetto a una struttura “beauty farm”, fornendo chiari e correttti parametri per distinguere i trattamenti “estetici” da quelli di “medicina estetica” e relative figure professionali.
Si tratta finalmente – conclude Rossi – di una proposta capace di garantire un livello sempre più qualificato di un settore che già rappresenta un fiore all’occhiello anche per il prodotto turistico italiano”.
“Il settore del benessere è diventato una componente importante del prodotto turistico anche in Emilia Romagna – sostiene Stefano Bollettinari Direttore Regionale Confesercenti E.R. – che può contare su ben 2.816 imprese attive nel comparto , con 394 strutture ricettive nelle zone termali, 17.000 posti letto e un numero in costante aumento di centri benessere all’interno delle strutture alberghiere in tutte le aree turistiche.Questa tendenza va incontro alle nuove esigenze della domanda turistica ed è un modo concreto per contribuire allo sviluppo del settore”.