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Sassuolo: riflessioni di Anna Maria Anselmi riguardo l’incontro di domenica 23 maggio organizzato dai Radicali

Riflessioni di una madre… Consigliere comunale.

La mia curiosita’ di “giovane” consigliere e di madre ha avuto il sopravvento e mi ha portato,assieme alla amica Paola,a partecipare all’incontro organizzato dai Radicali sul proibizionismo, cosi’ domenica pomeriggio ,23 Maggio, alla presenza di altre 33 persone, al di la’ di una dettagliata conoscenza sull’origine di tutti i tipi di droghe,ho capito che ”drogarsi fa’ bene! “ e che anche l’eroina, usata con parsimonia, ”non fa’ poi cosi’ male,,”Gia’…perche’ partendo dal presupposto che lo spaccio di droga illegale alimenta la mafia, riempe le carceri, intoppa la giustizia, arricchisce “i pochi”,aumenta la delinquenza, ragion per cui,sarebbe bene legalizzare le droghe !!avremmo cosi risolto’ la maggior parte dei problemi sociali, perche’ “drogarsi fa meno male che bere e fumare” nonostante anche quelle siano droghe legali e piu’ nocive almeno per dipendenza ed effetti sul bilancio della sanita’pubblica. In buona sostanza si e’ parlato di mafia,di riciclaggio di denaro, di lotte sostenute dai radicali quali l’aborto e il divorzio, si e’ portato l’esempio di altri paesi nel mondo dove lo stato ha incentivato l’uso di droghe come deterrente contro l’abuso di alcool, siamo poi stati edotti riguardo l’uso terapeutico delle droghe,dell’abuso di psicofarmaci permesso dallo stato e via dicendo.

E’ stato toccato anche il “tasto politico” e non vi dico quello che ne e’ uscito riguardo vari confronti politici tra opposte fazioni in merito all’argomento droga e riguardo la legge Bossi-Fini. Io ho posto alcune domande ai relatori Sig.ri Staderini, Sterzi e all’on. Beltrandi, cosi come la mia amica Paola che collabora da tanti anni con San Patrignano, ma, dopo alcune evasive e generali elucubrazioni ed alcune cadute di stile, siamo ancora in attesa delle risposte. Era doveroso a mio parere che il dibattito nascesse comunque dal lanciare il messaggio di combattere la mentalità dello sballo che sembra sia nel dna dei nostri giovani, che il divertimento sia giusto e molto più bello se vissuto da sani e coscienti, invece no, abbiamo imparato che il drogarsi è legittimo ma non solo, è dato per scontato.

Addirittura un onorevole presente ieri ci ha confermato che il fatto di non fumare cannabinoidi lo faceva sentire “diverso e discriminato” ai tempi del liceo. Ma d’altra parte alle nostre obiezioni hanno risposto che loro fanno i politici e non gli educatori!!!!! Ma la politica non dovrebbe educare?????? Decantano la differenza tra uso e abuso di sostanze e tra droghe pesanti e droghe leggere, quando secondo noi esistono le droghe e basta. Nessun accenno ai disagi che portano i giovani a iniziare a usare sostanze e nemmeno al degrado che l’uso delle stesse porta ai ragazzi. Da parte nostra, ci opponiamo fortemente al fare passare un messaggio di questo genere.

Comunque sono arrivata a una conclusione: al mio rientro a casa, ho incontrato i miei tre figli adolescenti e ho pensato che tutto sommato avevo investito bene gli ultimi 20 anni della mia vita!

(Anna Maria Anselmi Capogruppo Consigliere comunale Citta’ di Sassuolo)

















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