Sette aziende modenesi raggiungono le Università sul ponte di comando della ricerca made in Emilia-Romagna. Imprese di piccole e medie dimensioni, comunque tra le più innovative nel proprio settore, ma anche marchi molto noti, come Marazzi e CPL.
A loro spetterà lavorare perché la ricerca sia davvero a misura di Pmi. Da oggi, infatti, faranno parte – insieme a ulteriori 30 aziende delle altre province – dei Comitati di coordinamento delle Piattaforme tecnologiche nelle quali sono stati riuniti tutti i laboratori delle Università e degli Enti nazionali di ricerca dell’Emilia-Romagna.
La decisione è stata assunta nel corso dell’assemblea dei soci di Aster, il consorzio che in Emilia-Romagna unisce Regione, sistema della ricerca (attraverso Università, Cnr ed Enea) e mondo delle imprese (tramite Unioncamere regionale e associazioni di categoria) per promuovere l’innovazione. All’assemblea ha partecipato anche il nuovo assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli.
“Abbiamo fatto un altro passo in avanti nello sviluppo della Rete regionale dell’Alta Tecnologia, che riunisce da un lato la rete dei laboratori, dell’Università e dei ricercatori, e dall’altro le imprese della regione. È dal loro incontro che potremo trarre il massimo dei risultati di una politica per il futuro dell’economia regionale che punta su ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico”, ha commentato l’assessore regionale Muzzarelli, che nell’occasione ha visitato l’Area di ricerca CNR dove Aster ha sede.
Le aziende modenesi sono presenti sul ponte di comando di quattro delle sei Piattaforme della ricerca. Il drappello più nutrito lo ritroviamo in ICT e design, con tre imprese medio piccole (tutte sotto i 50 dipendenti): Life elettronica, MR Conf. e Tell&Co. Due nomi noti contribuiranno a governare la Piattaforma Energia e ambiente: sono il colosso CPL e la Piacentini Costruzioni di Dino Piacentini. Nella Piattaforma Costruzioni troviamo Marazzi Group e, infine, nelle Scienze della vita la B. Braun Avitum Italy.
“Con l’ingresso dei primi rappresentanti delle imprese – ha spiegato il presidente di Aster Pietro Caselli – si completa il disegno che sta all’origine della nascita delle Piattaforme, pensate per rispondere alle richieste d’innovazione tecnologica delle imprese valorizzando il grande patrimonio presente in particolare nei nostri Atenei. In una prima fase abbiamo riunito e organizzato il sistema della ricerca. Ora apriamo le porte di questo sistema alle imprese non solo per usufruire dei servizi, ma anche per orientarne l’attività e l’evoluzione. Si è aperta – grazie al consenso forte raggiunto con associazioni di categoria, università ed enti di ricerca – una fase nuova che vedrà presto l’ingresso di nuove imprese”.