Mentre il vicesindaco Menani è intento ad arginare le orde di stranieri che minacciano la sicurezza cittadina a Braida , qui a San Michele, frazione dormitorio cui sono state fatte molte promesse elettorali, le giovani bande di adolescenti nativi si esercitano alla sera in atti di vandalismo: portare allo scoperto i fili dei lampioni del parco frazionale in modo che sia più facile fulminare i piccoli che ne fruiscono, svellerne i pali, scatenare un corto circuito che ieri sera ha messo completamente al buio tutto il parco e la piazza Rossellini, in un crescendo di pericolosità.
Per non dire della piazza del paese: sin dalla sua realizzazione, con la Giunta Pattuzzi, sono cominciati i danneggiamenti: segnali stradali ripetutamente divelti, fioriere pesanti qualche quintale spostate dalla loro sede in modo da farle rovinare addosso a qualcuno alla prima occasione, corrimano in mattoni ripetutamente divelto (anche se più volte riparato), piante fatte volutamente essiccare versandovi sopra schifezze, schiuma e altre porcherie versate nella fontane per bloccarle, nessuna pulizia intorno al verde.Venite a vedere per credere!!!
Unica novità ad oggi con la Giunta Caselli: riempire le tre fontane di terra e di fiori dalla problematica manutenzione, peraltro già oggetto di atti vandalici e furti.
La piazza è stata pagata con il nostro denaro, le fontane sono piacevoli ed ecologiche finchè le si lascia stare, poiché l’acqua viene internamente riciclata, e poi , tanto per ricordare la tradizione di cui qualcuno si riempie la bocca, il culto a San Michele è molto legato alle acque e alle fonti : il paese ha apprezzato la soluzione realizzata a suo tempo: perché dunque essere forti con i deboli e deboli con i vandali?Perché si deve sempre subire?
Il vandalismo anziché diminuire è cresciuto: non vediamo oggi un controllo sufficiente del territorio e neppure quel dialogo educativo e quel sostegno del Comune alle realtà formative della frazione (leggi Famiglie, Parrocchia e Centro sportivo) che potrebbe prevenire certe situazioni evitando che, come succederà, si ripetano.
Una abitante di San Michele, a nome di molti cittadini indignati.
Maria Antonia Bertoni