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La novena dell’8 Settembre a Fiorano: ogni sera processione e Messa

Inizia domenica 29 agosto la novena di preparazione alla tricentenaria “Sagra dell’8 Settembre”, festa della Beata Vergine del Castello di Fiorano, il miracoloso dipinto conservato nel santuario diocesano, costruito dal 1634 come voto per avere la Madonna preservato il paese dalla peste del 1630 e completato nel 1889 come ringraziamento per essere stato Fiorano preservato dal colera del 1855. Fu poi ulteriormente arricchito di marmi e dipinti nel XX secolo e annoverano dal 1989 fra le basiliche minori.

Già nel 1639 si hanno le prime notizie della festa celebrata l’8 Settembre, quando la Chiesa festeggia la natività di Maria e da allora si è sempre svolta, eccettuati gli anni della dominazione francese, quando il Santuario rischiò di essere chiuso. E’ una festa che continua a richiamare migliaia di persone che, per tutta la giornata, a partire dalla prima Messa delle ore 5 fino a mezzanotte, salgono al Santuario e sostano in preghiera davanti alla miracolosa immagine. Negli ultimi anni si sta imponendo la tradizione di organizzare, ogni sera della novena, una processione dai diversi quartieri fioranesi, con partenza alle ore 20 e, ai fedeli del paese, si uniscono i pellegrini provenienti dalle parrocchie vicine. Alle ore 20.30 si celebra la Messa in Santuario.

La novena inizia domenica 29 agosto e nel Santuario vengono celebrate le Sante Messe delle 11.15 e 17.30.

Lunedì 30 agosto la processione delle ore 20 parte da Via Bucciardi e la Santa Messa è presieduta da don Antonio Lumare, con la partecipazione del vicariato di Serramazzoni.

Martedì 31 agosto la processione parte dalla Maestà di Via Poliziano e la Santa Messa è presieduta da don Paolo Soliani, con la partecipazione del vicariato di Pavullo nel Frignano.

Mercoledì 1 settembre la processione parte da Via delle Vigne e la Santa Messa è presieduta da don Davide Sighinolfi, con la partecipazione del vicariato della Bassa.

Giovedì 2 settembre la processione parte dall’Oratorio San Filippo Neri in Via Statale Ovest e la Santa Messa è presieduta da don Alcide Mariotti, con la partecipazione della parrocchia sassolese di Sant’Antonio.

Venerdì 3 settembre la processione parte da Piazza della Ceramica e la Santa Messa è presieduta da don Francesco Saccani, con la partecipazione della parrocchia di Braida

Sabato 4 settembre la processione parte dall’Oratorio della Madonna del Ponte in Via Gramsci e la Santa Messa è presieduta da don Angelo Lovati, con la partecipazione della parrocchia di Ubersetto.

Domenica 5 settembre orario festiivo, con alle ore 10 la Santa Messa per i ragazzi del catechismo nella chiesa parrocchiale, dalla quale, in processione, saliranno al Santuario per presentare l’omaggio di un fiore alla Madonna.

Lunedì 6 settembre la processione parte dal bivio di Via Cappucchiera con Via Carducci e la Santa Messa è presieduta da don Paolo Orlandi, con la partecipazione della parrocchia di Spezzano.

Martedì 7 settembre, giorno di vigilia, alle ore 20 vengono recitati i Primi Vespri. Segue la solenne incoronazione dell’Immagine della Madonna e alle ore 20.30, celebrazione della Santa Messa presieduta da Mons. Lino Pizzi, vescovo di Forlì.

Scrive il parroco Don Giuseppe Albicini: “L’otto settembre il Santuario è affollato. Molti vengono per fare una visita alla Madre e pregare: confidare qualche pena, ringraziare, trovare un po’ di forza. Negli altri giorni c’è quiete, ma il Santuario non è quasi mai vuoto. Ci sono frequentatori abituali: quelli che vengono a fare una visita mentre vanno al lavoro o nella pausa pranzo; quelli che cercano un luogo di pace per adorare e meditare; quelli che entrano per dire una preghiera mentre fanno una sosta nella camminata del Ruvinello”.

“E poi ci sono i pellegrini speciali. Vengono non solo da Fiorano, ma anche dai paesi vicini e dalla città. Vengono a deporre il proprio fardello nelle mani della Mamma del cielo e, se trovano un sacerdote, anche a confidare la propria pena per avere una parola di conforto ed una preghiera. C’è chi sta facendo accertamenti all’ospedale di Sassuolo ed è preoccupato; chi ha appena ricevuto una notizia cattiva riguardo la salute di una persona cara; chi ha perso il lavoro ed è nell’incertezza riguardo al futuro; chi è addolorato per il comportamento dei figli o dei nipoti; chi ha decisioni importanti da prendere per le scelte di vita”.

“Ognuno arriva con il proprio fardello e prova a deporlo nelle mani della Mamma del cielo. In molti c’è la segreta speranza che questo fardello sia tolto, ma non c’è la pretesa. C’è un aggrapparsi, un bisogno di sfogarsi con qualcuno che ti ascolti, bisogno di essere sostenuti, consolati, rafforzati. Nel silenzio del Santuario, mentre si guarda quella dolce immagine, magari mentre il cuore dice: “Tu sei madre, metti un po’ giù il tuo bambino e prendi in braccio il mio!”, nasce la sensazione di essere guardati, di essere tenuti per mano, che tutto abbia un senso anche se non lo capisci. Ci si sente rincuorati, si riprende in spalla il proprio fardello e si parte con un po’ più di forza”.

















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