Accolgo con favore la notizia che finalmente, dopo decenni, il campo nomadi di Carpi verrà smantellato. Certamente non è un bello spettacolo vedere questa realtà fatiscente e degradata di fronte ad un centro commerciale come il Borgo Gioioso. E forse il fatto tale ipercoop si trovi proprio di fronte, può aver avuto un ruolo nella decisione della Giunta di sinistra.
Comunque ci sono aspetti che ancora non sono molto chiari, ovvero che fine fanno queste persone che ora ci vivono? Si tratta di un trasloco dell’area? La nuova area è stata già individuata? E soprattutto, spostare il campo nomadi e proseguire a pagare le bollette non risolve quello che è il vero problema, ovvero che questa comunità di fatto vive a spese dei carpigiani, che pagano con le loro tasse le bollette di acqua, gas e luce, per circa 60.000 euro all’anno.
Chi è in difficoltà deve essere aiutato, ma se la difficoltà si protrae per decenni, la giusta assistenza ai bisognosi diventa assistenzialismo. E’ dovere da parte di chi chiede trattamenti agevolati, impegnarsi per affrancarsi da questo bisogno, attraverso la ricerca di un lavoro, ad esempio. Perché a fronte di un diritto, esiste un dovere: questa è la regola del vivere civile. Pari diritti, ma anche pari doveri per tutti. Dunque il Comune di Carpi, al di là dei proclami del sabato mattina, ci dica dove andrà questa comunità, e dichiari in maniera esplicita che le bollette non saranno più a carico della comunità.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)
