Nell’estate dello scorso anno sembrava che Nuova Fima, di proprietà di un fondo d’investimenti, fosse destinata alla messa in liquidazione. Nel settembre 2009 Sacmi avanzava una proposta per l’affitto di un ramo d’azienda con l’obiettivo di proseguire la produzione e l’impegno a ri-occupare 60 dei 125 lavoratori, rendendo così possibile il concordato che ha evitato la chiusura dell’azienda.
Nel gennaio 2010 era sottoscritto l’accordo sindacale che confermava il graduale assorbimento di 60 lavoratori mentre, per i restanti era preventivata la mobilità volontaria, accordo giudicato positivamente da azienda, associazioni sindacali e istituzioni.
In un recente incontro, il sindaco di Fiorano Modenese Claudio Pistoni è stato informato dall’amministratore delegato di Nuova Fima Maurizio Bardi che si è concluso in anticipo sui tempi stabiliti il reintegro dei lavoratori e l’accettazione della mobilità volontaria per gli altri. La produzione è ripartita e Nuova Fima è tornata ad essere un punto di riferimento nel settore delle linee di scelta e dei sistemi di ispezione automatica, tanto sul fronte della produzione che dei ricambi e dell’assistenza tecnica post-vendita.
“Sacmi – ha spiegato l’amministratore delegato Bardi – ha rafforzato e completato in questo modo anche la propria gamma prodotti, creando un grande polo del ‘fine linea’. Le linee di scelta Nuova Fima e i sistemi di visione Surface Inspection si integrano con la gamma proposta da Sacmi Automation, con gli impianti per la produzione di mosaico e pezzi speciali di Kemac e con i prodotti di Sima, specializzata nella produzione di impianti di movimentazione e stoccaggio di prodotti, attiva da tempo nel campo nella produzione di veicoli automatici a guida laser.”
“Rinnovo la soddisfazione per la conclusione del periodo di crisi che aveva colpito Nuova Fima – dichiara il sindaco Claudio Pistoni – è stato pagato un prezzo in termini di occupazione, ma è stata trovata la migliore soluzione per la situazione in cui versava l’azienda. Sono contento per i lavoratori rientrati e sono contento perché Fiorano conserva un marchio storico dell’indotto per la ceramica; anzi rafforza la presenza di un gruppo leader come Sacmi e apre nuove prospettive di sviluppo nel nostro territorio. La crisi è difficile e non vediamo ancora la fine del tunnel, a causa anche della situazione politica dell’Italia; ma possiamo combatterla se tutti i protagonisti economici, sociali e istituzionali fanno la loro parte, come è avvenuto per Nuova Fima”.