Alle luci delle dichiarazioni del sindaco Caselli sugli atti vandalici dell’area e sulla responsabilità di questi atti intendiamo dare una risposta.
Innanzitutto apprezziamo la velocità e la premura che il sindaco si è preso per condannare questi atti; velocità e premura che non si è preso per condannare l’affissione dei manifesti neofascisti e la premura che non si è preso concedendo il patrocinio per questa serata.
Il sindaco definisce inaccettabile giudicare come fascista un gruppo di cui non si sono sentite le canzoni: infatti, se non si sente il ritmo della canzone è impossibile risalire al pensiero politico di chi ce l’ha col “rosso”, col “comunista”, con la democrazia e con le forze dell’ordine, al sindaco tanto care. Se non si ascolta il ritmo delle canzoni viene difficile dare una connotazione politica a quelle croci celtiche che ogni tanto compaiono sul loro palco. Il tutto è documentabile nel loro sito.
Noi dell’Italia dei Valori crediamo di avere un enorme debito nei confronti della Costituzione, creata anche per uscire da un periodo che riteniamo il più buio della storia italiana, per noi difenderla non è solo un obbligo, ma anche un piacere, perché al contrario di chi la vuole continuamente attentare abbiamo un rispetto profondo per essa. Se manifestare la nostra indignazione per un patrocinio che è stato francamente ridicolo è buttare benzina sul fuoco, allora l’abbiamo buttata ben volentieri. E di certo non ci fermeremo per questo motivo: dobbiamo evitare in tutti i modi di fare un passo indietro di sessanta anni portando a Sassuolo una cultura fascista che non appartiene ai sassolesi. E questo al di là di censure, che comunque non abbiamo mai posto.
Ritengo che il sindaco e la giunta debbano prendersi le responsabilità per gli autogol che si fanno: se Guandalini dic e che si sta “come o peggio che con Pattuzzi” non devono dare colpa al centrosinistra se lo fa rilevare, se la giunta concede un patrocinio ad una band neofascista durante la settimana della memoria, non deve dare colpe al centrosinistra se lo ritiene un atto discutibile.
Come ultima cosa ci dissociamo dalle scritte apparse all’area. Non sono cose che competono col nostro modo di fare politica ed in questo ha ragione il sindaco quando dice che così facendo si torna alla politica degli anni di piombo. Ma non sono persone controllate dai partiti, non sappiamo nemmeno se sono persone di centrosinistra e soprattutto è molto grave che venga fatta una connessione col clima che si è respirato in questi giorni (ripeto, sempre creato da un loro svarione).
Quando apparvero quei manifesti neofascisti davanti al Panorama nessuno ha incolpato né Caselli né le forze del centrodestra, perché sappiamo che spesso e volentieri si tratta di persone che stanno fuori dalle istituzione politiche. Speriamo che il sindaco abbia la decenza di ricordarsele queste cose.
Raffaele Del Sante – Italia dei Valori Sassuolo