L’apertura del Palazzo Ducale di Sassuolo è possibile grazie alla convenzione nuovamente e recentemente sottoscritta tra la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Modena e Reggio Emilia e il Comune di Sassuolo, che definisce tempi, ruoli e modalità di apertura di questo straordinario complesso monumentale.
Da sabato 2 aprile e fino a domenica 6 novembre 2011 il Palazzo Ducale di Sassuolo sarà aperto al pubblico con i seguenti orari:
– il sabato pomeriggio, dalle 15 alle 18 nei mesi di aprile, maggio e novembre, dalle 16 alle 19 nel mese di giugno e dalle 15 alle 19 nei mesi di settembre e ottobre;
– la domenica ed i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 nei mesi di aprile maggio novembre, dalle 16 alle 19 nel mese di giugno e dalle 15 alle 19 nei mesi di settembre e ottobre;
L’ultimo ingresso è possibile mezz’ora prima della chiusura.
Biglietto d’ingresso: Intero 4 euro – ridotto 2 euro. Biglietto integrato con la Galleria Estense di Modena 6 euro. Riduzioni e gratuità come previsto per i musei statali.
Nei restanti periodi dell’anno e dal lunedì al sabato mattina l’apertura del Palazzo è su richiesta e riservata a gruppi con obbligo di prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: I.A.T, Ufficio Informazioni e Assistenza Turistica, Piazzale Avanzini, Sassuolo Tel. 0536.1844853 – Fax 0536.805527.
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La storia del Palazzo così come si presenta oggi nella sua veste più recente inizia nel 1634 quando per volontà del duca Francesco I d’Este il più antico castello fu trasformato in luogo ufficiale di villeggiatura e di rappresentanza della corte. Francesco I fu il Duca che riportò agli antichi fasti il casato estense nel ducato di Modena e Reggio Emilia, dopo la perdita di Ferrara nel 1598 e il trasferimento della capitale a Modena.
Il palazzo, denominato anche “Delizia” per la sua architettura arricchita di fontane e circondata da spazi verdi, per la bellezza delle decorazioni nei suoi ambienti, e per il felice inserimento nell’ampia vallata del Secchia, rappresenta un vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale.
Il recupero del Palazzo, raggiunto, dopo un intenso lavoro di restauro e di allestimento museale, consente un pieno accesso alla visita delle sale riccamente decorate del piano nobile, stupefacenti per le pitture e per le decorazioni plastiche. Al piano nobile si accede dallo Scalone d’Onore ed è possibile visitare gli Appartamenti Ducali, ventotto ambienti destinati ai membri della famiglia regnante a Modena e Reggio Emilia: la Galleria di Bacco, l’appartamento del Duca, il Salone delle Guardie, l’Appartamento Stuccato, l’appartamento della Duchessa e, al piano terra, l’Appartamento dei Giganti.
Questi ambienti furono affrescati da un’equipe di artisti straordinari fra i quali il francese Jean Boulanger, pittore ufficiale della corte estense, ed alcuni tra i maggiori pittori bolognesi di quadrature come Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli, con l’aiuto di un gran numero di abili decoratori e plasticatori, tra i quali Luca Colombi e Lattanzio Maschio.
Nelle pareti e nei soffitti delle sale si intrecciano temi allegorici ed episodi della storia estense, si incontrano protagonisti mitologici e della letteratura classica e cavalleresca, tutti uniti per esprimere il programma esaltante della Nobiltà e del “Buon governo” estense. Le raffigurazioni sono inserite all’interno di quadrature, ovvero architetture dipinte, uno dei generi che meglio manifestano la pittura del periodo barocco. A Sassuolo si ammira una delle prove meglio riuscite dell’arte dell’architettura ad inganno, con studiatissimi effetti prospettici che dimostrano quanto fosse alta la passione barocca per l’ardita capacità della pittura nell’imitare artificiosamente i materiali e la natura.
Nel grande complesso del Palazzo, del quale fanno parte anche la Cappella di Corte dedicata a San Francesco e la magnifica Peschiera, operarono insieme all’architetto Bartolomeo Avanzini, ispirato nel rinnovamento strutturale e nelle soluzioni decorative barocche anche dal celebre Gian Lorenzo Bernini, scenografi di fama tra i quali Gaspare Vigarani.
Nell’Appartamento stuccato o bianco, cosiddetto per la sua decorazioni in stucco impreziosite da dorature, sono stabilmente inserite le installazioni ed i dipinti contemporanei creati nel 2001 in occasione della mostra Monochromatic Ligh da artisti americani ed europei, esponenti di spicco della Minimal Art, donati nel 2005 da Giovanna e Giuseppe Panza e dai loro figli.
Inoltre, nell’Appartamento del Duca, è visitabile per tutto il 2011 la mostra Il giardino dipinto nella quale sono esposte le tempere del secolo XVIII che ritraggono la villa e l’incantevole giardino di Villa Sorra, in attesa di ritornare alla propria sede al termine degli interventi di recupero.