Ieri sera, 18 aprile, noi del Popolo della Libertà siamo stati obbligati ad abbandonare l’aula del consiglio comunale dopo essere stati accusati dalla maggioranza di avere presentato Ordini del giorno razzisti discussi solo oggi, ma da noi presentati nel 2009, sui temi dell’integrazione degli stranieri, dell’immigrazione e per l’istituzione, nelle scuola, del Giorno della Libertà. Non ha alcun senso discutere oggi di proposte presentate e protocollate due anni fa. Oggi, quelle stesse proposte, possono apparire, e spesso sono, inadeguate e fuori contesto. Discutere documenti a due anni dalla loro presentazione è come non discuterli. Ciò significa impedire il confronto democratico. Basta pensare che anche atti urgenti come quello richiesto sulle competenze e gli accordi tra comune e la società autostrade per il lavori sul cavalcavia di via Muzza Corona, devono ancora avere una risposta e non si sa quando la potranno avere. Tutto questo, impedisce e limita di fatto l’attività dell’opposizione, che sarebbe di critica, proposta, controllo e stimolo nei confronti dell’amministrazione. Questo è un danno che viene fatto non solo all’opposizione ma a tutto il Consiglio.
Chiediamo che venga rispettato il regolamento del Consiglio comunale, in merito ai tempi di trattazione e di risposta degli atti presentati, sia da maggioranza che di opposizione. E chiediamo che la maggioranza la smetta con atteggiamenti offensivi nei confronti sia delle opposizioni che del consiglio. L’ordine, il rispetto dell’intero consiglio e dei regolamenti che ne organizzano l’attività, deve prevalere.
(Righini Rosanna)