Apprendiamo dagli organi di informazione che l’attuale amministrazione comunale di Sassuolo intende predisporre un piano di alienazione di beni tra cui spicca la vendita della rete di distribuzione del gas metano. L’obiettivo economico è quello di ridurre il debito di Società Gestioni Patrimoniali, comunemente chiamata SGP, una società a responsabilità limitata con circa 35 dipendenti ed amministratore unico, che viene a sua volta controllata dal Comune di Sassuolo.
Considerando l’enormità del debito pari a circa 60 milioni di euro, chiediamo che vengano resi noti alla cittadinanza i seguenti punti:
Qual’è stato il percorso che ha portato SGP ad avere un debito di proporzioni gigantesche, visto che probabilmente qualsiasi altra società a responsabilità limitata sarebbe già fallita da tempo?
Conoscere i nominativi degli amministratori e dei dirigenti che hanno firmato gli atti che hanno portato il debito di SGP alla situazione attuale.
Sapere se l’attuale amministrazione comunale stia valutando eventuali azioni legali nei confronti degli amministratori responsabili di un tale drammatico debito.
Premesso ciò, il “Comitato Sassuolo” è fermamente contrario all’ipotesi di vendita della rete di distribuzione del gas metano, in quanto si potrebbe creare una situazione di monopolio, con inevitabili ricadute sulle tasche dei cittadini. Ovviamente siamo favorevoli alla vendita di altri beni che non comportino futuri rischi per la comunità di Sassuolo, ma sicuramente la rete di distribuzione del gas metano non si deve toccare.
L’esperienza di quanto recentemente accaduto con il passaggio di SAT ad HERA dovrebbe avere insegnato qualcosa, ma forse qualcuno ha la memoria corta, quando gli fa comodo.
Inoltre, il valore commerciale della rete di distribuzione pari a circa 20 milioni di euro citato dagli organi di stampa sembra alquanto sottostimato.
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.
Paolo Barozzi – Presidente del comitato Sassuolo