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Macchioni (Radicali Italiani): “col Fassbinder ci si tirano su i voti”

L’anno passato il Gruppo di Autodifesa chiede il suolo per fare “letture di testi”. SGP risponde riservandosi di autorizzarlo solo previa informazione sul contenuto dei testi da leggere e i nominativi di chi legge (di questa notizia c’è un comunicato del Gruppo con tanto di scansioni della corrispondenza su Sassuolo2000). Prendo la domanda presentata dai ragazzi, la copio mettendo come richiedente i radicali.

Ricevo la stessa risposta, a cui rispondo a mia volta sul come mai, poco tempo prima, il suolo mi è sempre stato concesso ponendo come motivazione “propaganda politica” e nient’altro. A questa mia richiesta segue la telefonata dell’impiegata all’ufficio tecnico che mi dà notizia che il suolo mi è stato autorizzato, non ho fornito né il contenuto dei testi, né il nominativo di chi legge.

Un gesto non proprio fra i più eleganti, una tacita dichiarazione di errore.

Tant’è che le cose sembrano essersi normalizzate sotto questo punto di vista, il Gruppo di Autodifesa ha avuto uno spazio in piazza per manifestare il proprio dissenso al ricorso di Caselli. Fra i più forcaioli commentatori leggo ancora di chi glielo rinfaccia come indice di democraticità dell’Amministrazione.. insomma un tavolino in piazza non si nega a nessuno, sennò rompono le scatole, ma politicamente lo pagherete sempre col sangue.

Mi viene in mente Letizia Moratti, che ha condotto la propria campagna elettorale accusando l’avversario di avere l’appoggio dei Centri Sociali (ammesso che sia una colpa, il Leoncavallo ha sostenuto Pisapia), ottenendo l’eccellente risultato del 45% al ballottaggio dopo aver vinto le elezioni precedenti al primo turno.

Sarebbe interessante scoprire i costi della nostra “crociata antifassbinder”, non solo per il fatto che il Sindaco ha alzato la posta sulla multa per la presunta vendita non autorizzata di alcolici, ricorrendo alla decisione di annullamento del Giudice di Pace, ma anche per le mobilitazioni massicce di agenti della Polizia Municipale, un corpo che oggi esercita separatamente mansioni proprie di altre forze dell’ordine, e che invece andrebbe disarmato quanto prima per essere ricondotto alla sola vigilanza dei regolamenti comunali. Qui non c’entra solo Caselli se non in quanto erede e prosecutore di questa situazione, la devolution della sicurezza (ovvero l’attribuzione alle polizie locali delle funzioni di polizia giudiziaria) ha radici più lontane, e perdonatemi se spendo un paio di parole forti sul discorso vigili, ma sarebbe utile a tutti una chiara separazione delle competenze fra il personale dell’ordine, anche per loro. Se si vuole esporre un Comune a supplire alle carenze della Polizia di Stato, che lo si faccia con gli euro e non con nuove assunzioni di vigili urbani, tanto meno ausiliandoli di cani o associazioni di volontariato, e nessuno vuole negare a queste ultime il diritto di vigilare sul territorio per segnalare ciò che di strano vedono, ci sono un sacco di cittadini che lo fanno da sempre e non hanno mai avuto bisogno né di un’investitura pseudo-autoritaria, né di una convenzione da 8mila euro.

Detto questo, in più occasioni le forze di polizia (e non solo la Municipale) erano davvero sproporzionate, tant’è che siamo in tanti a percepire la presenza del Fassbinder in piazza alla vista di un dispiegamento di agenti in tenuta antisommossa. Lo scorso febbraio c’è stato un corteo antifascista e il clima era quello di una parata, agenti alle prese con scambi di informazioni utili coi colleghi, ma tanti tanti scambi di informazione, bambini incuriositi e genitori che li portavano a vedere i blindati. Poi per qualche minuto si sono schierati a chiusura geometrica di via Mazzini, sono volate un paio di parolacce (qual misfatto) e fine della giornata. Insomma un’ostensione di potere sempre puntuale in loro presenza, e così eccessiva da sembrarmi a volte feticista. Oggi abbiamo un nuovo Ministro dell’Interno e un nuovo Ministro della Difesa, non sono in grado di prevedere cosa succederà nei vari uffici a scendere, in cuor mio spero che certe esagerazioni non si ripetano, soprattutto per il rispetto che devono a quegli agenti che davvero pagano la benzina di tasca loro. Insomma tanta paura nei confronti di un corteo che ha visto partecipi anche molti amici miei, non tanto perché le amicizie me le scelgo, ma perché sono nato e cresciuto qui e con quelli ho convissuto e condiviso momenti di divertimento che qualcuno magari invidia. A prescindere da come la si pensa, ho preso male invece un forte suggerimento da parte delle istituzioni a doversi allontanare da loro o quelli “come loro”. Lo stesso metodo parrocchiano, ovviamente di bandiera opposta, di coloro che generalizzano sulla Polizia basandosi sulla sola vicenda del povero Aldrovandi.

Tornando alla piazza, non appena comprendono che ci sono quei cattivoni là, vi pare che le persone scappino a passo svelto dalla paura? C’è un bellissimo video girato in Piazza Piccola, dove il Vice Sindaco (in piazza anche lui) dichiara che la gente ha paura, mentre dietro si vedono persone passeggiare in assoluta tranquillità e impegnate nei legittimi affari loro. Lo stesso giorno l’ho sentito festeggiare le tante firme raccolte contro moschee, immigrati o un’altra cosa da disprezzare e che non ricordo, di sicuro non si parlava di risparmi.. però ci si tirano su i voti!

(Riccardo Macchioni – Radicali Italiani)

















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