Con il voto favorevole della maggioranza, PD, IDV, SEL e PRC, e quelli contrari dei rappresentanti di Pdl-Lega Nord e Movimento 5 Stelle, il Consiglio comunale di Castellarano ha approvato il bilancio di previsione per il 2012 e il piano triennale 2012-2014 delle opere pubbliche.
“Nonostante le difficoltà che pesano sul sistema economico nazionale e, di riflesso, sugli enti locali, l’Amministrazione comunale ha posto come priorità la salvaguardia delle famiglie grazie al rafforzamento dei servizi alla persona e dei progetti educativi”. Parte così il resoconto del sindaco Gian Luca Rivi, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione.
“La difesa delle categorie più deboli passa anche attraverso il potenziamento delle ore a scuola di assistenza ai disabili. Non solo: abbiamo triplicato la somma destinata al fondo anticrisi, rivolto alle famiglie colpite dalla crisi e creato delle borse di studio/lavoro all’estero per i più giovani.
Però questo bilancio si caratterizza anche per un importante volume degli investimenti in opere pubbliche. Cito su tutte la Casa della Salute, dove tutti i servizi sanitari verranno concentrati in un’unica funzionale struttura, e il parco fotovoltaico nella ex discarica di Rio Riazzone. Un intervento di green economy che porterà benefici per i cittadini.
Interventi che sarà possibile realizzare grazie ad una razionalizzazione delle spese gestionali dell’ente e nonostante i condizionamenti che i tagli statali e il patto di stabilità impongono ai Comuni.
Per quanto riguarda la leva fiscale si è scelto di non andare a toccare l’addizionale comunale Irpef, che rimane allo 0,5%, mentre si agirà sul patrimonio attraverso l’applicazione dell’IMU con le seguenti aliquote: 4,9 per mille per la prima casa, 9,6 per mille per seconde case e altri immobili, con agevolazioni per abitazioni date in locazione con canone concordato con aliquota al 7,6 per mille, che scende al 6,6 per mille per abitazioni date in locazione ad ACER”.
Nel Consiglio comunale sono stati approvati all’unanimità anche due ordini del giorno per l’abolizione del patto di stabilità e contro il ritorno alla tesoreria unica.