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I Sindaci su IREN: “E’ una risorsa per il nostro territorio. 4 proposte per il futuro”

I Sindaci della provincia di Reggio Emilia, riuniti nella giornata di ieri in qualità di azionisti di Iren s.p.a. per discutere sull’andamento dell’Azienda, ritengono che il confronto aperto su Iren e sulle sue scelte sia un segno ulteriore del forte legame tra l’Azienda e il territorio. Lo consideriamo un segnale importante che poche Aziende di servizi possono vantare e crediamo che mantenere vivo il confronto sia una opportunità in più per continuare una riflessione che riguarda gli interessi di tutti.

Ci pare, però, necessario sottolineare alcuni concetti per non trasformare la discussione in vuota polemica che in questo momento non serve a nessuno, né ai territori che amministriamo né ad una società, quotata in Borsa, che deve muoversi in uno scenario di mercato particolarmente difficile.

Il primo concetto che intendiamo confermare con forza è la validità del progetto Iren. Ci troviamo di fronte ad una azienda sana e solida che gioca un ruolo da protagonista sulla scena delle multiutility italiane e che ha dimostrato di avere la capacità di affrontare con sicurezza le difficoltà del momento. Una società che cresce in numero di clienti, continua a fare importanti investimenti e ottiene la gestione dei servizi pubblici locali anche di altre realtà italiane. Che continua a fare questo insieme a tante iniziative sociali rivolte in particolar modo alle fasce più deboli della popolazione. Questo è un patrimonio per tutti i reggiani e non solo.

Non dobbiamo dimenticare che il risultato economico di quest’anno dipende da precise situazioni contingenti e che, se non fosse stato per la minusvalenza della nostra partecipazione in Edison, l’Azienda avrebbe chiuso il proprio bilancio con un utile che avrebbe garantito un dividendo analogo a quello dello scorso anno e avrebbe posto Iren tra le aziende migliori del settore, nonostante il momento durissimo che stiamo attraversando, in particolare nel settore energetico.

Un’ azienda che nel nostro territorio reggiano ha confermato anche nel 2011 una considerevole mole di investimenti, pari a 51 milioni, in gran parte realizzati da imprese locali. Un’ azienda che riesce a mantenere alti i livelli di occupazione e che sicuramente potrà recitare un ruolo di primo piano quando inizierà la ripresa economica nel Paese.

Intendiamo avanzare alcune proposte, in particolar modo a tutti gli altri soci, per poterne migliorare gli aspetti più critici, certi di essere in sintonia con tanti cittadini dei nostri Comuni:

1) La prima riguarda una riflessione sull’assetto societario ed organizzativo di IREN che, se in una prima fase ha favorito il raggiungimento di un equilibrio fra i diversi territori e ha accompagnato gradualmente la fusione, oggi deve lasciare il posto ad un assetto maggiormente integrato che favorisca l’ulteriore conseguimento di sinergie, economie di scala e quindi la creazione di valore per i cittadini/clienti e per gli azionisti. Di tale istanza si è reso interprete in sede di coordinamento dei Sindaci (Torino, Genova e Reggio Emilia) il Sindaco Delrio incontrando il pieno sostegno da parte dei colleghi. Occorre inoltre semplificare e ridurre le società del gruppo e di conseguenza i vari organi che ne fanno capo.

2) In seconda istanza riteniamo che IREN debba continuare ad investire nei nostri territori, con particolare attenzione alle imprese locali, soprattutto in un momento così critico per la nostra economia. Prioritariamente in settori strategici per le nostre comunità come il ciclo idrico, la depurazione, l’ambiente e le energie rinnovabili. Dobbiamo inoltre investire maggiormente in ricerca ed innovazione. Per farlo si possono recuperare importanti risorse attraverso la dismissione, anche parziale, di asset non strategici. Operazione utile anche alla progressiva riduzione del debito creato per realizzare grandi investimenti che dal 2013 inizieranno a generare entrate. Ci aspettiamo già dal 2012 un piano che vada in questa direzione.

3) La terza proposta riguarda i dividendi da erogare agli azionisti. Innanzitutto un elemento di chiarezza. Stiamo parlando di risorse derivanti dalle riserve disponibili, accantonate proprio per poter essere liberamente utilizzate dai soci qualora lo ritengano opportuno. Non sono le riserve di legge indisponibili che sono ovviamente sempre garantite in ogni bilancio. Non c’è quindi nessuna volontà di depauperare l’azienda ma semplicemente la proposta di un aumento dell’importo proposto dal Cda senza che questo comporti ripercussioni negative per IREN, come indicato da analisi e valutazioni già effettuate all’interno della Società. Tanto è vero che era stato proposto da alcuni membri del Cda stesso.

Siamo soci “particolari”: per noi maggiori dividendi significano maggiori investimenti nei servizi, nel sociale, nell’istruzione, in poche parole nella vita quotidiana dei nostri cittadini.

Dei dividendi, inoltre, beneficiano anche gli azionisti privati che in questi anni hanno creduto in IREN investendo parte delle loro risorse. Sarebbe quindi un segnale importante anche per loro.

E’ una proposta che riteniamo possa essere condivisa anche dai Sindaci degli altri territori e che dovrà trovare, prima dell’Assemblea di Maggio, la necessaria approvazione formale del Patto di sindacato.

4) Da ultimo, consapevoli che le indennità sono state definite dal Cda, rivolgiamo un forte appello all’Azienda e ai manager stessi affinché pongano mano ad un riordino delle retribuzioni in linea con le indicazioni che il Governo sta adottando per i dirigenti pubblici.

(Il coordinatore del sub sub patto Alessio Mammi)

















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