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Sezioni distaccate di Tribunale a rischio, Costi e Vecchi (PD): “apriamo un tavolo di concertazione per evitare pesanti disagi ai nostri cittadini”

“La vicepresidente della Regione Emilia Romagna Simonetta Saliera ha scritto al Ministero della Giustizia per proporre un tavolo di concertazione nel quale riesaminare la revisione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari. Con questa azione la Regione Emilia-Romagna continua ad operare perché il progetto di riforma che mira a razionalizzare la macchina della giustizia a livello nazionale non abbia effetti indiscriminati anche sulle virtuose città emiliane”.

A comunicarlo sono i consiglieri regionali PD Palma Costi e Luciano Vecchi.

“In provincia di Modena – dicono Costi e Vecchi – sono messe a rischio dal piano del Ministero le sedi distaccate di Tribunale di Carpi, Pavullo nel Frignano e Sassuolo, e numerosi sedi periferiche dei Giudici di Pace, che verrebbero di fatto soppresse e accorpate a quella del capoluogo, con un inevitabile accumulo delle cause”.

“Nella lettera dell’Assessore Saliera – sottolineano i consiglieri PD – si fa presente quanto riportato in una risoluzione presentata dal Gruppo PD lo scorso ottobre: la riorganizzazione territoriale delle sedi può essere realizzata solo tramite scelte condivise e ponderate, che prevedano un’ampia concertazione del territorio. La soppressione degli uffici giudiziari nei comuni di montagna comporterebbe per i cittadini residenti la perdita di un presidio importante di legalità e anche notevoli disagi legati alla necessità di raggiungere sedi lontane. Prima di chiuderli chiediamo inoltre di valutare attentamente la loro virtuosità: se in base al rapporto tra il personale in servizio nei singoli uffici e il numero di pratiche evase vediamo che una sezione distaccata del tribunale è molto funzionale ed efficiente perché dobbiamo chiuderla?”

“L’Emilia-Romagna – concludono Costi e Vecchi – non vuole fermare un processo di riforma unanimemente ritenuto necessario, ma solo renderlo maggiormente conforme ai principi di economicità, di efficienza, e di risposta ai bisogni del territorio: cosa che può riuscire solamente con la concertazione tra i rappresentanti dello Stato e degli enti locali”.

















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