Il Comitato di cittadini “No Impianto a Biomasse Inalca” è in attesa di conoscere il parere della Provincia in ordine al Procedimento unico per l’autorizzazione dell’impianto per la produzione di energia elettrica e termica nel Comune di Castelvetro.
Rende noto di non avere ancora ricevuto alcuna risposta alla richiesta di convocazione di un Consiglio provinciale straordinario cui partecipare come parte interessata, né parimenti alla richiesta di poter esprimere il proprio dissenso motivato in sede di Conferenza di Servizi. Inoltre non ha ancora ottenuto copia dei verbali delle Conferenze dei Servizi svoltesi fino ad ora, nonostante la domanda inviata in data 3 gennaio 2012.
Rende anche noto di avere inviato alla Presidenza dell’Unione Terre di Castelli e alle Amministrazioni comunali di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena e Spilamberto una lettera in cui si fa presente che a norma dei vigenti Regolamenti europei i sottoprodotti di origine animale di categoria 1 non siano da annoverarsi tra le fonti rinnovabili. L’uso di grassi fusi derivanti da tali materiali è pertanto vietato (Reg. UE749/2011, punto (16) L 198/4 in GUUE del 30/7/2011).
Il Comitato si riserva di adire a vie legali nel caso tale progetto fosse approvato con o senza restrizioni – anche per l’inidoneità del luogo per questo o altri tipi di impianto – e s’interroga sull’eventualità di fare emergere ai vari livelli le responsabilità per non avere bloccato sul nascere un procedimento oneroso per i cittadini, se solo si fosse chiesto un parere sanitario preventivo.
Al momento opportuno i 4000 cittadini che a tutt’oggi hanno firmato contro la realizzazione dell’impianto sapranno riconoscere la qualità politica di chi nei fatti sa operare le scelte migliori per tutelare la salute pubblica.
(A nome e per conto del Comitato, Ernesto Maria Amico, vice-presidente)