Gli incessanti controlli dei carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, eseguiti anche questa notte per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada, stanno rivelando un dato oggettivo su tutti quale la crescita della “domanda” per gli incontri a pagamento con i viados. Il dato sarebbe confermato dall’esito dei controlli eseguiti anche questa notte dai carabinieri reggiani lungo le strade del sesso a Reggio Emilia laddove in alcuni punti della “trafficata” Via Emilia i viados superavano numericamente le “classiche” passeggiatrici. I controlli stanno inoltre rivelando un altro dato quale la forte presenza di cittadine romene che oramai sono subentrate alle albanesi.
Nella mappatura delle strade del sesso a pagamento, tracciata dai carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, emerge inoltre l’assenza di prostitute nigeriane e italiane mentre contrariamente alle ragazze dell’est, che prediligono la periferia della città, le prostitute cinesi si sono riversate nel centro abitato bazzicando le vie antistanti ala Stazione ferroviaria di Reggio Emilia dove all’adescamento su strada segue poi la prestazione sessuale negli appartamenti circostanti adibiti opportunamente ad alcova. I controlli dei Carabinieri reggiani effettuati questa notte sono iniziati dalla tangenziale in direzione di Parma e sono proseguiti per le strade costeggianti la via Emilia, tra Pieve e Cella. Complessivamente sono stati una ventina i soggetti tra viados e prostitute controllati (8 ragazze romene, e una dozzina di trans in prevalenza ecuadoregni) con i clienti delle prostitute che rimasti sorpresi e imbarazzati per i controlli hanno cercato di giustificarsi con i Carabinieri per cercare di evitare di essere identificati. Nei guai alcuni viados ecuadoregni che praticavano la prostituzione sanzionati dai Carabinieri per adescamento, come sancito dalla legge Merlin che prevede sanzioni pecuniarie a chi «in luogo pubblico o aperto al pubblico, invita al libertinaggio in modo scandaloso o molesto».
Le prostitute ed i viados sprovvisti di documenti sono stati condotti in caserma per le procedure di identificazione al fine di accertare il regolare soggiorno in Italia. I carabinieri reggiani hanno anche eseguito una mirata attività di disturbo stazionando nelle aree di sosta delle passeggiatrici con le autovetture in colori d’istituto che avevano in azione il lampeggiante evitando di conseguenza la contrattazione da parte dei clienti. Quella quindi appena trascorsa è stata una notte di magra per il mercato del sesso a pagamento come del resto avvenuto lo scorso weekend dove i carabinieri avevano proceduto a controllare una trentina tra viados e prostitute.
Il ridimensionamento numerico riscontrato questo weekend rispetto al precedente rivela che l’azione intrapresa come deterrente potrebbe essere quella giusta ecco perche anche nei prossimi weekend i carabinieri reitereranno i controlli al fine di cercare di arginare il fenomeno che certamente porta degrado e insicurezza tra i residenti. Solo qualche giorno fa infatti un viados aveva rapinato il Rolex ad un imprenditore reggiano fermatosi ad un incrocio con la via Emilia.