A Formigine sono stati 28 i nuclei familiari che hanno ottenuto i contributi regionali che ammontano a circa 300.000 euro, nell’ambito dei vari bandi “Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari”, che attestano Formigine tra i comuni che, a livello regionale, hanno presentato più richieste. Le domande erano state presentate alle cooperative Abitcoop (14), Unioncasa (4) e CC Case (10).
La Regione Emilia Romagna si è proposta infatti, di soddisfare a condizioni più agevoli di quelle di mercato, la domanda di servizi abitativi di particolari categorie di cittadini che non dispongono dell’ammontare necessario per accedere alla proprietà della prima casa. L’obiettivo era favorire particolari categorie di cittadini nell’acquisto della prima casa con patto di futura vendita, dopo un periodo di locazione o assegnazione in godimento di massimo di 4 anni a canoni migliori di quello di mercato. Il prezzo viene determinato al momento della sottoscrizione del contratto di locazione o dell’atto di assegnazione in godimento con proprietà differita. Le parti possono concordare la compravendita dell’alloggio anche prima della scadenza dei 4 anni di locazione o di assegnazione in godimento.
“Favorire l’accesso alla prima casa di proprietà – sottolineano gli Assessori alle Politiche abitative Giuseppe Viola e ai Servizi sociali Maria Costi – è un tassello importante dell’azione sinergica tra Regione e Amministrazione comunale per costruire la filiera dell’abitare e significa incidere sulla qualità della vita delle persone, dare loro una speranza in più, contribuire a rendere più solida la coesione sociale. Con questo contributo per le giovani coppie ed altri nuclei famigliari diamo una mano a chi oggi, pur in una situazione di difficoltà economica generale, ha deciso di acquistare la prima casa di proprietà”.
Per giovani coppie si intendono i nuclei costituiti da coniugi, da nubendi, da conviventi more uxorio o da persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei componenti la coppia abbia non più di 35 anni. Hanno potuto, inoltre, accedere i nuclei costituiti da un solo genitore che abbia non più di 45 anni di età con uno o più figli a carico; i nuclei nei quali almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti, dei quali almeno uno minore di 18 anni; i nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio per ragioni diverse dalla morosità; i nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito.