Ancora pochi giorni e sarà tempo di Acetaie Aperte, la manifestazione che domenica 30 settembre si svolgerà in 23 acetaie appartenenti ai due Consorzi dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Un appuntamento che assume un significato doppiamente importante, perchè arriva ad appena quattro mesi dal sisma che ha colpito al cuore Modena e danneggiato strutture e attività produttive, tra cui alcuni produttori di aceto balsamico. Questo evento, vuole essere per i produttori modenesi l’occasione di far sapere al mondo che il loro lavoro non si è fermato e che la ferita fisica inferta dal sisma al territorio ha tirato fuori con forza ancora maggiore l’orgoglio e la voglia di ricominciare di questi operatori, che aderendo ad Acetaie Aperte vogliono dare un segnale concreto di ritorno alla normalità.
La manifestazione è stata presentata ufficialmente questa mattina a Modena al Ristorante Erba del Re a Modena, con una conferenza stampa a cui sono intervenuti il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzetti e il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini.
“Siamo molto presenti sui mercati esteri e questo lo dobbiamo alla fama di cui gode l’aceto balsamico che risulta essere tra i prodotti più emblematici non solo di Modena, ma di tutto il made in Italy agroalimentare nel mondo – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzetti –. La maggior parte dei consumatori stranieri tende a riconoscere al nostro prodotto l’origine essenzialmente locale e le sue peculiarità, Un’attenzione ai particolari che purtroppo spesso pare mancare proprio nel consumatore italiano il quale, forse credendo di conoscere il prodotto già sufficientemente, talora ignora le enormi differenze produttive esistenti non solo tra l’aceto balsamico IGP e l’aceto balsamico tradizionale DOP, ma addirittura tra i prodotti della stessa categoria, quando a farlo sono produttori diversi, con ricette, tempi e metodi differenti. Acetaie Aperte si propone come l’occasione ideale per far conoscere a tutti la vera essenza di questo prodotto, con degustazioni e visite guidate tra botti, tini, legni pregiati e intensi profumito”.
Nelle acetaie aderenti, per l’intera giornata di domenica 30 settembre si potrà assaporare in tutta la sua pienezza il gusto di un condimento esclusivo che in Italia e all’estero conta milioni di estimatori, come ha confermato anche una recente ricerca Ismea/Qualivita, secondo la quale l’oro nero di Modena occupa il primo posto tra i prodotti agroalimentari italiani maggiormente esportati. Una ghiotta occasione dunque per degustare e assaporare con tutti e 5 i sensi uno dei più preziosi tesori dell’enogastronomia italiana, ma anche per scoprire – visitando il cuore pulsante di questa miniera d’oro nero quali sono le acetaie – i più reconditi segreti che permettono al mosto di diventare l’eccellente condimento universalmente apprezzato. Questa edizione rappresenterà anche un’occasione unica, per chi visiterà le acetaie aperte nell’area a nord di Modena, di scoprire i danni arrecati dal sisma dello scorso maggio, di vedere come le acetaie sono state danneggiate e come i laboriosi operatori locali hanno saputo ripristinarle, o in alcuni casi come si apprestano a farlo.