Si è tenuta oggi, martedì 6 novembre, nella sede municipale di Reggio Emilia, una riunione del Coordinamento regionale di ‘Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie’, associazione nazionale che collega e organizza gli amministratori impegnati a promuovere la cultura della legalità nella politica e nella Pubblica amministrazione.
All’incontro, coordinato dall’assessore comunale alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini, responsabile di Avviso pubblico per il territorio regionale, ha partecipato Isabella Giannola, il prefetto chiamato dal governatore e commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna Vasco Errani per vigilare sulla trasparenza degli appalti. Giannola ha illustrato le iniziative della Regione Emilia Romagna, tra le quali una nuova procedura con la quale è possibile anche per i privati ottenere il controllo di lavori attraverso la collaborazione della Regione stessa. Si tratta di un sistema con il quale è in corso di realizzazione un’anagrafe dei lavori anche dei privati per la ricostruzione (per ora sono iniziati solo quelli del settore pubblico), che servirà a monitorarne tutta la “filiera”. Questa anagrafe sarà utile anche a posteriori per verificare eventuali infiltrazioni e incrementa gli strumenti di conoscenza e contrasto già attivi.
Tra i temi affrontati, anche la necessità di controllare tutto il settore dei trasporti di materiali di risulta dei cantieri e la necessità, ha detto tra l’altro Corradini, “di dare sostegno ai sindaci e mantenere il tema del post terremoto all’attenzione costante del lavoro degli Amministratori locali”.
Proprio riguardo al sostegno ai sindaci è intervenuto il sindaco di Colorno (Parma) Michela Canova, che ha ricordato la propria esperienza di amministratore oggetto di minacce e il difficile contrasto a situazioni di illegalità riconducibili a imprese attive nel campo dell’edilizia.
All’incontro ha partecipato Rossella Selmini, della Regione Emilia Romagna, e il coordinatore nazionale di Avviso pubblico Pier Paolo Romani, il quale ha tra l’altro affermato che la criminalità organizzata ha ormai superato la fase dell’infiltrazione per entrare in quella del radicamento nei territori. A tale proposito, Romani ha detto che lo stesso procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, incontrato da Avviso pubblico, ha recentemente segnalato come sia necessario non soltanto un controllo amministrativo ma anche un controllo sociale dei territori.
Attualmente, Avviso pubblico conta oltre 300 soci tra Comuni, Province, Regioni. In Emilia Romagna aderiscono ad Avviso pubblico, oltre alla Regione, una quarantina tra Province e Comuni e l’Unione dei Comuni del Rubicone.
