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Reggio, il Cardinal Domenico Toschi nel racconto del vaticanista Filippo Anastasi tratto dal libro di Raffaella Govoni

Al Cardinale Domenico Toschi Reggio Emilia ha dedicato una delle vie principali del Centro storico, ma quanti veramente conoscono la storia di questo uomo straordinario nato a Castellarano e divenuto, tra il Cinquecento e il Seicento, uno dei massimi teorici del potere teocratico, giurista raffinato, magistrato secolare e Governatore di Roma?.

Senza dimenticare il conclave del 1605 quando Domenico Toschi per soli tre voti non divenne papa, opportunità svanita non tanto per le accuse dei suoi tanti detrattori, quanto piuttosto per la paura che questi avevano di lui, strenuo sostenitore della monarchia papale come principato secolarizzato sulla funzione religiosa. Considerato per questo come il più grande rappresentante dell’anima “temporale” del papato all’epoca della Controriforma.

Ne ha parlato ieri il vaticanista Filippo Anastasi – giornalista e scrittore, noto per la direzione dell’informazione religiosa del Giornale Radio Rai e per essere stato al seguito di Papa Wojtyla e di Benedetto XVI – nel corso di una conferenza organizzata dalla Delegazione reggiana dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, prendendo spunto dal libro “Il Cardinale Domenico Toschi da Castellarano a Roma (1535-1620)”, elaborato dalla tesi di laurea di Raffaella Govoni, nel 1963 giovanissima laureanda in storia moderna alla Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Bologna.

La morte prematura di Raffaella Govoni, avvenuta nel 2004, non fermò l’importante lavoro di studi e ricerche avviato che anzi, proprio per la sua qualità e profondità, portò alla pubblicazione di un libro, con la prefazione del professor Paolo Prodi, diventato l’opera più completa dedicata al cardinal Toschi, grazie anche alle integrazioni apportate da Valentina Gardenghi, curatrice del libro.

“Un’opera pregevole, un vero e proprio romanzo che si presterebbe come sceneggiatura televisiva”, commenta Filippo Anastasi dal palco mentre introduce la vita di questa importante personalità storica reggiana. “Uomo dotato di grandissima intelligenza, originario di una famiglia semplice di Castellarano, secondogenito di dodici figli – spiega Anastasi – Domenico Toschi fece una carriera politica ed ecclesiastica straordinaria. Dopo gli studi a Reggio e poi a Pavia, dove si laureò in Diritto civile e canonico, si mise al servizio di nobili ed ecclesiasti, come i cardinali Cesi e Aldobrandini. Nominato Cardinale di San Pietro in Montorio, divenne Governatore di Roma, una carica che oggi potremmo paragonare a quella di ministro dell’Interno. Giurista di valore internazionale, fu consulente di molti regnanti europei e autore di diverse opere, la più importante delle quali “Practicarum conclusionum iuris”, una sorta di enciclopedia del diritto dell’epoca in otto tomi scritta in latino, custodita presso l’Archivio Comunale di Castellarano, che riscosse un enorme successo in tutta Europa e rappresenta tutt’oggi la base del diritto dell’Italia moderna”.

E conclude “Il Cardinale Toschi non aveva sicuramente un carattere mite né tantomeno docile. Ma rappresenta un esempio straordinario di come, grazie alla volontà e all’intelligenza, si possano superare difficoltà apparentemente insormontabili, come all’epoca le origini umili, e lasciare un segno indelebile nella storia”.

Seppure impegnato in un’intensa carriera, il cardinale Toschi rimase sempre profondamente legato a Castellarano, ed era solito usare il dialetto reggiano come intercalare. Al suo paese natale lasciò molti beni e contribuì alla crescita del paese impegnandosi per la fondazione del Monte di Pietà, per far cessare la pratica dell’usura.

In sala, molti amici di Raffaella Govoni, l’autrice scomparsa, e il marito Ercole Spallanzani, noto giornalista reggiano, e la figlia Gaia, responsabile delle Relazioni esterne e Ufficio stampa della squadra di basket Trenkwalder, che visibilmente commossa ha commentato: “E’ stato molto emozionante sentire raccontare l’opera della mamma da un giornalista importante ed autorevole come Filippo Anastasi che oltre ad essere un oratore affascinante è anche e soprattutto un caro amico della nostra famiglia. Dobbiamo ringraziare l’ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme per aver organizzato la presentazione del libro, dando visibilità al lavoro della mamma che ricordiamo come una grande studiosa, piena di curiosità ed interessi, che amava tantissimo la storia ed approfondire in modo accurato gli argomenti che trattava”.

Filippo Anastasi, che recentemente ha pubblicato il libro “In viaggio con un Santo”, definito dal giornalista un racconto di emozioni vissute in oltre 100 viaggi al seguito di Papa Giovanni Paolo II, ha ricordato infine la sua amicizia con Massimo Camisasca, nuovo vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, con cui ha condotto per anni una nota trasmissione su Radio Rai e al quale ha rivolto i suoi auguri per il nuovo importante incarico a Reggio Emilia.

















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