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GP degli Stati Uniti, per la Ferrari un venerdì di studio

Tanto lavoro e tanti giri per le due F2012 nella prima giornata di prove del Gran Premio degli Stati Uniti. Sull’affascinante tracciato del Circuit of the Americas, situato nei dintorni di Austin, Fernando Alonso e Felipe Massa hanno completato quasi settecento chilometri – 678,468 per la precisione – così suddivisi: 353,024 (64 giri) dallo spagnolo, 325,444 (59 giri) dal brasiliano. Nessun problema tecnico si è registrato sulle due monoposto.

Fernando Alonso: “Nessuna sorpresa nel vedere le due Red Bull davanti a tutti: nelle ultime gare il loro è stato il pacchetto migliore quindi è un risultato logico. Noi sappiamo quali sono i nostri punti di forza – il lavoro di squadra e l’affidabilità – e lotteremo con le nostre armi. Gli aggiornamenti che abbiamo portato qui sembrano funzionare ma dobbiamo ancora approfondire l’analisi dei dati prima di avere una risposta definitiva. Sono contento di questo ma è anche vero che se facciamo dei piccoli passi gara dopo gara e anche gli altri fanno la stessa cosa la distanza rimane invariata. Se mi piacerebbe essere terzo anche domani pomeriggio? Certo, ma oggi è soltanto venerdì e altre volte era già successo di trovarmi in una posizione simile ma poi il sabato altre vetture ci sono state davanti. Il circuito? Una bella sorpresa, anche se ce n’eravamo fatti un’idea al simulatore: è molto esigente, soprattutto il primo settore che è molto rapido e dove si può davvero sentire l’accelerazione di una monoposto di Formula 1. L’asfalto è molto liscio e senza pori: ricorda molto quello di Portimao, in Portogallo, e, in caso di pioggia, potrebbe trasformarsi in uno specchio”.

Felipe Massa: “La giornata odierna è stata dedicata soprattutto allo studio di questo nuovo tracciato: abbiamo fatto tanti giri principalmente con questo obiettivo. La mattina la pista era sporca e molto scivolosa: non mi ricordo di aver mai guidato su un asfalto con così poca aderenza! Poi la situazione è migliorata e abbiamo iniziato a prendere un po’ di fiducia e a trovare una buona traiettoria. La pista mi piace molto: è divertente guidare qui e credo che assisteremo ad un bello spettacolo durante il fine settimana. Le gomme? Decisamente dure! Sarà importante trovare il modo di mandarle in temperatura, soprattutto in vista della qualifica”.

Pat Fry: “Abbiamo completato quasi tutto il programma previsto, il che è sempre un buon modo di iniziare un weekend di gara. Avevamo alcune soluzioni aerodinamiche da mettere alla prova e le prime indicazioni sembrano essere positive ma dovremo valutare attentamente i dati prima di fare le scelte per le qualifiche e la gara. Il tracciato è tecnicamente molto completo ed impegnativo, sia per i piloti che per le vetture. Com’è ovvio su una pista completamente nuova, il livello di aderenza in questa prima giornata è molto basso e le temperature non aiutano certamente ad aumentarlo. Il degrado degli pneumatici sembra essere piuttosto ridotto, anche se abbiamo davvero pochi dati a disposizione. Uno degli aspetti su cui dovremo lavorare approfonditamente sembra essere quello della velocità con cui si riesce a trovare la miglior temperatura d’esercizio delle gomme, un aspetto cruciale soprattutto in qualifica”.

















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