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Sanità. Bilancio 2013 in Commissione, Lusenti: “Anno difficilissimo. Priorità salvaguardia welfare e servizi”

“Proteggere e sostenere il welfare e tutela della qualità dei servizi, anche di quelli eccedenti a livello nazionale”. Queste le priorità del bilancio di previsione 2013 illustrate dall’assessore Carlo Lusenti alla commissione regionale “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini. “Le risorse disponibili – ha detto Lusenti – sono quantitativamente identiche a quelle messe a bilancio nel 2011 e 2012, ma ci sono costi di acquisto in crescita e circa 260 milioni da recuperare per il pareggio di bilancio entro il 2013. Lavoriamo contemporaneamente su due binari: le necessità da subito e il riordino dei modelli organizzativi assistenziali ed ospedalieri. Su questi ultimi, i risultati – ha rilevato l’assessore regionale alla Sanità – si vedranno solo nei prossimi anni”. Per quanto riguarda infine il Fondo per la non autosufficienza, Lusenti ha garantito “la disponibilità di 445 milioni per il 2013 (medesimo importo del 2012)”.

Anche per l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi ,“si prospetta un anno faticoso e difficile”. Nel comparto di sua competenza, sono previsti per il 2013 circa 43 milioni di euro rispetto ai 51 milioni del 2012. “Anche in questo settore – ha detto l’assessore – si sono scelte le priorità e non i tagli lineari, in particolare: sostegno ai minori e alle famiglie”.

Queste, in sintesi, le risorse prioritariamente da assegnare: 7,5 milioni ai nidi; 4 milioni alla scuola per l’infanzia; 700 mila euro per i centri famiglia; 500 mila euro per il servizio civile; 345 mila euro per i progetti sperimentali nel carcere; 210 mila euro per la lotta alla tratta e 900 mila euro alle Province per il coordinamento dei servizi. L’assessore ha poi ricordato che nel bilancio 2013 “le risorse per i distretti sono state decurtate del 18%”.

Per chiarimenti sono intervenuti Roberto Corradi (Lega nord) e la presidente Donini. Per Marco Carini (Pd), “positiva la scelta dell’assessorato: non tagli lineari, ma selettivi, finalizzati a preservare la qualità dei servizi alla persona”.

















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