ll senatore Carlo Giovanardi, anche a nome dei senatori emiliani Balboni e Berselli, ha motivato il suo no alla fiducia per la deludente mancanza di interventi sul terremoto che ha distrutto l’economia di decine di comuni emiliani e lombardi.
Dopo sei mesi dal terremoto a causa di normative intricate e complicazioni burocratiche sono state sinora accettate soltanto tre richieste di mutuo, nessun mutuo è stato ancora erogato per la ricostruzione, e non esiste ancora l’accordo definitivo fra Banche e Cassa depositi e prestiti circa l’utilizzo dei sei miliardi di euro che sarebbero stati messi a disposizione dalla Cassa stessa.
Nel frattempo – ha aggiunto il sen. Giovanardi rivolgendosi al Presidente del Consiglio Monti presente in Aula – dei due miliardi stanziati uno è stato dirottato a garanzia dei mutui con il risultato che, mentre all’Aquila dopo sei mesi dal terremoto c’erano ancora 600 vigili del fuoco straordinari in azione, nelle zone terremotate dell’Emilia i vigili del fuoco sono stati ritirati per mancanza di fondi.
Il 30 novembre erano attese 15.000 richieste di prestiti bancari garantiti dallo stato per permettere alle imprese di far fronte agli adempimenti fiscali nel mese di dicembre, non avendo il Governo accettato ulteriori proroghe.
Purtroppo anche qui sempre per la farraginosità delle procedure sono state presentate soltanto 3500 domande.
I lavoratori dipendenti troveranno a dicembre una busta paga decurtata del 70% tra Irpef e contributi arretrati, mentre dovranno contestualmente pagare sei mesi arretrati di bollette del gas, luce ecc.ecc.-
In questa disastrosa situazione il Governo sostiene di non poter far meglio per mancanza di fondi e contestualmente dice di no al condono in Campania da cui si potrebbero ricavare 3 miliardi di euro da devolvere ai terremotati di Emilia e Lombardia.
Voteremo no alla fiducia per dare voce alla disperazione di chi ha perso tutto e diversamente dal passato non trova solidarietà da parte delle istituzioni.
