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Costi, Vecchi e Bonaccini (PD): “Terremoto, affrontiamo con i territori i problemi dicendo la verità, nel rispetto della fattibilità delle soluzioni. Pretendiamo dal Governo risposte adeguate”

Nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa dedicata all’aggiornamento sul terremoto è stata votata all’unanimità la Risoluzione presentata dai consiglieri modenesi del Pd (prima firmataria Palma Costi) che chiede al Governo che «nell’ambito della procedura prevista dall’art. 11 del DL 174 e della legge di conversione, siano ricomprese la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i lavoratori dipendenti che hanno subito i danni del sisma; che la legislazione tenga conto del fatto che i danni provocati dal terremoto alle imprese non si limitano ai soli beni materiali, ma che c’è una diretta corrispondenza fra l’evento sismico e le difficoltà economiche e finanziarie del sistema delle imprese del territorio; che di conseguenza la legislazione e le misure di attuazione siano adeguate affinché le imprese del cratere che abbiano registrato una pesante riduzione del fatturato o della produzione lorda vendibile (per esempio superiore al 30%) causata dal sisma, possano accedere al finanziamento agevolato e alla rateizzazione delle imposte dal 30 giugno 2013».

«Ci sono 6 miliardi messi a disposizione dalla cassa deposito e prestiti. Gli imprenditori e i lavoratori possono già chiedere il contributo, così come hanno già fatto 3.600 imprenditori per pagare le imposte (anche questo è un meccanismo di rateizzazione) senza interessi e a garanzia dello Stato– affermano i consiglieri modenesi della Regione Emilia-Romagna Palma Costi, Luciano Vecchi e Stefano Bonaccini – Questa vicenda o la affrontiamo iniziando ad utilizzare quello che c’è e chiedendo ciò che manca in modo preciso nel rispetto della fattibilità, altrimenti non diciamo la verità».

«Per garantire rapidità, concretezza ed efficacia delle iniziative compiute e da intraprendere a favore di cittadini ed imprese colpiti dal terremoto è indispensabile che le stesse siano coerenti con le normative dell’unione Europea, per evitare lungaggini insostenibili e l’eventuale annullamento delle stesse – concludono i consiglieri modenesi – Per questo motivo è insostenibile la proposta della Lega Nord di istituire un “territorio extra-doganale” per la durata di dieci anni che oltretutto utilizzerebbe le risorse destinate agli indennizzi a chi ha avuto danni penalizzando così chi ne ha realmente bisogno».

















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