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Sisma, Assemblea legislativa regionale: sì unanime a risoluzione bipartisan

In aiuto delle imprese danneggiate dal sisma. Al termine del dibattito seguito alle relazioni della Giunta regionale sulla situazione nelle aree terremotate a sei mesi dalle terribili scosse di maggio, l’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan sul tema della fiscalità (toccato da vari interventi dei consiglieri), documento sottoscritto da esponenti di Pd, Lega nord, Pdl, Idv, Sel-Verdi, Fds e Udc, con primi firmatari Palma Costi (Pd) e Mauro Manfredini (Ln). Nel documento, con riferimento ai 6 miliardi di euro messi a disposizione con il Decreto legge 174 per il pagamento di tributi, contributi e premi a carico delle imprese danneggiate dal sisma, si chiede che il Governo ricomprenda nel decreto e nella relativa legge di riconversione anche la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i lavoratori dipendenti in presenza di danni causati dal terremoto.

Nella risoluzione si evidenzia poi il fatto che i danni provocati dal sisma alle imprese non si limitano ai soli beni materiali, ma che c’è una diretta corrispondenza fra l’evento sismico e le difficoltà economiche e finanziarie del sistema produttivo del territorio. Di qui l’ulteriore richiesta al Governo di fare in modo che “la legislazione e le misure di attuazione siano adeguate affinché le imprese del cratere che abbiano registrato una pesante riduzione del fatturato o della produzione lorda vendibile (per esempio superiore al 30%) causata dal sisma, possano accedere al finanziamento agevolato e alla rateizzazione delle imposte dal 30 giugno 2013”.

Preso inoltre atto della circolare dell’Agenzia delle entrate che facilita la presentazione delle domande, il documento chiede al Governo di definire i punti ancora dubbi per assicurare le condizioni giuridiche e operative affinché i beneficiari possano accedere senza ostacoli e celermente ai prestiti presso gli istituti di credito sulla base del Dl 174.

CONFRONTO IN AULA: “LA REGIONE HA PORTATO A CASA MOLTI RISULTATI” – “NO, CI SONO COSE NON VANNO”

A sei mesi dal terremoto del maggio scorso, l’Assemblea legislativa ha visto le forze politiche confrontarsi sulla gestione del post-sisma portata avanti dalla Giunta regionale, che ha relazionato in Aula su quanto fatto. Sono intervenuti gli assessori alla Protezione civile, Paola Gazzolo (“entro fine mese il piano con tutte le opere previsionali, stiamo rispettando i tempi”), alla Scuola, Patrizio Bianchi (“ogni studente è tornato in classe, oltre al ripristino di condizioni di normalità abbiamo migliorato la situazione”) e alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli (“dimezzati i lavoratori in cassa integrazione, dopo aver avuto un picco di 40 mila persone, e a gennaio ci saranno 50 milioni per la ricerca e 80 per la messa in sicurezza”). Alla fine, l’Assemblea ha approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan che chiede al governo di sostenere le imprese con dilazioni dei termini e rateizzazioni sul fronte fiscale e del versamento dei contributi previdenziali.

Quello che segue è il dibattito avvenuto in Aula

Il ringraziamento alla Giunta per il lavoro – ha detto Fabio Filippi (Pdl) –, alleviando i disagi di chi è stato colpito dal sisma, “non può ridurre il compito dell’opposizione, che è innanzitutto quello di segnalare quello che ancora non va. Innanzitutto, è necessaria una dilazione nei pagamenti di tasse e imposte. In generale, restano aleatori i famosi sei miliardi annunciati dal Governo, e la preoccupazione cresce se si pensa che del terremoto non si parla più a livello nazionale, e sugli impegni assunti il Governo appare latitante”.

“È stato un errore della Regione non procedere alla richiesta della ‘No tax area’”, ha affermato Mauro Manfredini (Lega nord), che ha però ammesso che molti impegni assunti dalla Regione sono stati mantenuti. Il consigliere ha poi sottolineato che in sede parlamentare, “gli eletti in Emilia-Romagna di Pd e Pdl evitano di chiedere conto al Governo per i ritardi nazionali che si stanno accumulando”. Manfredini ha poi letto la lettera di un’imprenditrice di San Possidonio che denuncia come le prossime scadenze fiscali, fissate al 17 dicembre, rischino di produrre effetti disastrosi sul tessuto produttivo dell’area terremotata.

“I tempi sono e saranno lunghi e occorre prenderne atto. La Regione – ha detto Palma Costi (Pd) – ha portato a casa risultati: sulla scuola; sulle attività produttive, con la ripresa della produzione; sull’assistenza alla popolazione, con la chiusura dei campi. A questo proposito c’è stato un lavoro corale, fatto da tutti: sindaci e associazioni hanno fatto in modo che i cittadini non fossero più nelle tende con l’arrivo della stagione fredda. Ora ci sono le risorse (6 miliardi) che serviranno a cittadini ed imprese alla ricostruzione”.

“Nessuno ha messo in dubbio le cose buone fatte dalla Regione e neppure – ha affermato Andrea Leoni (Pd) – si è fatta campagna elettorale sul terremoto. Se ci sono critiche le facciamo in questa Assemblea in maniera costruttiva. Finalmente – ha continuato – la Regione ha capito, e ne prendo atto con soddisfazione, che c’erano e ci sono anche altre necessità, in particolare i danni indiretti per i piccoli imprenditori. Lo sforzo di coordinamento – ha auspicato il consigliere – deve continuare e, soprattutto, deve continuare l’ascolto di chi è sul territorio, al fine di non ripetere i precedenti errori”.

Roberto Montanari (Pd) ha respinto le critiche dei colleghi dell’opposizione e si è detto sicuro che “le popolazioni del territorio colpito dal sisma in questo momento sono dalla parte delle istituzioni. Vorrà pur significare qualcosa – ha chiesto retoricamente – il fatto che nessun sindaco ha mai avuto qualcosa da ridire?”. Per Montanari alcune accuse dette e scritte sono “solo balorde e populiste, a danno dei cittadini”, e ha ricordato che, ad esempio, “il danno indiretto non è riconoscibile da nessuno: smettiamola di parlare di danno indiretto”.

Monica Donini (Fds) ha attaccato invece il Governo centrale: “Si è dimostrato inadeguato a rispondere con celerità e umanità ai bisogni dei cittadini, hanno trasformato una calamità naturale in una calamità sociale”. Al contrario, la Giunta regionale “si è dimostrata permeabile alle richieste delle popolazioni”. Il problema, ha spiegato Donini, è che “operiamo in un contesto con un vizio di fondo, che è la mancanza di una volontà politica forte per agire sulla prevenzione: un fenomeno naturale diventa una catastrofe quando l’umanità è impreparata”.

Marco Monari (Pd) è brevemente intervenuto per invitare i colleghi a firmare sul tema una risoluzione trasversale che chiede al Governo di sostenere le imprese, alleviando scadenze e carichi fiscali.

“Quelli colpiti dal terremoto sono territori che hanno dato tanto all’economia del Paese, e bisogna pretendere che venga garantito il rimborso del 100%, non dell’80%, a chi ne ha diritto”: lo ha sostenuto Giovanni Favia (Mov5stelle), aggiungendo che la Regione “deve accantonare l’eccessivo diplomatismo che ha finora caratterizzato i rapporti con il Governo centrale sulla cruciale questione delle risorse per fronteggiare l’emergenza”. Il consigliere ha poi affermato che “ci sono stati gravi ritardi nell’erogazione dei primi contributi alle imprese, e che queste sono ripartite solo perché si sono rimboccate le maniche e affrontato l’emergenza da sole”.

“Nel dibattito di questa Assemblea andrebbero evitate le promesse mirabolanti per raccattare qualche voto alle prossime elezioni”, ha detto Stefano Bonaccini (Pd). Il consigliere ha difeso la scelta di non richiedere la ‘No tax area’: “Molto di buono è stato fatto, e con una rapidità inedita per questo Paese, ma ci sono ancora problemi da risolvere e ciò che è giusto ci deve essere riconosciuto: infatti, prosegue anche in queste ore l’impegno dei senatori di varie forze politiche”.

Un giudizio positivo su come questa Regione – Giunta e Assemblea, maggioranza e opposizione – si è finora mossa per affrontare la drammatica emergenza del terremoto è venuto da Silvia Noè (Udc); un giudizio che “va esteso alla capacità di fare squadra dimostrata da cittadini, imprese e istituzioni locali. Oggi il punto critico è evidente a tutti: si tratta di garantire tempestività e semplificazione nell’accesso ai finanziamenti per tutti coloro che ne hanno diritto, e anche in questa fase è richiesta la massima collaborazione fra le forze politiche, senza distinzioni di ruoli”.

“Non ci sono e non ci devono essere bandierine, ma – ha detto Stefano Cavalli (Lega nord) – serve un gruppo coeso, a favore delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma. Dobbiamo lavorare tutti insieme per dire al Governo che non si possono chiedere tasse a chi è sotto le macerie”.

Liana Barbati (Idv), dopo aver ricordato la scelta dell’Italia dei valori di donare i rimborsi elettorali del partito per la ricostruzione di una scuola, ha annunciato l’intenzione di votare con convinzione la risoluzione presentata, e ha auspicato “una attenzione particolare ai passaggi dei fondi dalle banche ai cittadini”.

Il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, ha chiuso il dibattito a nome della Giunta: “I consiglieri hanno il dovere di conoscere gli atti e le norme che discutono, e continuare a dire che ‘non è arrivato un euro’ è solo disinformazione. Ricordiamoci sia che possiamo picchiare i pugni sul tavolo, ma sempre nei limiti del bilancio statale, sia che dal sisma sono passati sei mesi e non sei anni ”. Secondo Bertelli, “la vicenda delle tasse non ci ha trovato affatto impreparati – ha chiuso –, è mesi che ci stiamo dietro, purtroppo è una scelta che non dipende da noi ma da una serie di regole”.

















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