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Terremoto, Fondi europei, risultati e ricostruzione. Oggi a Mirandola si è riunito il Comitato di sorveglianza sull’attuazione del Programma Fesr 2007-2013

Un bilancio dei risultati in Emilia-Romagna, di un anno di programmazione e impiego dei fondi europei per la ricerca, l’innovazione, l’economia verde, l’ambiente e cultura. Ma, soprattutto, il punto sulle prime misure per il dopo-sisma che, anche con il contributo determinante dell’Europa, potranno aiutare le comunità del “cratere” ad affrontare la sfida della ricostruzione. È su questi temi che oggi, a Mirandola, si è riunito il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr 2007-2013), alla presenza di rappresentanti della Commissione europea, del ministero dello Sviluppo economico, della Regione Emilia-Romagna e degli enti locali.

Un appuntamento istituzionale (che verifica risultati e stato di avanzamento del Programma) particolare realizzato nel luogo simbolo, dell’eccellenza manifatturiera regionale.

Sul fronte dopo-sisma, sul tavolo i primi risultati della ‘riprogrammazione’, che ha dirottato oltre 10,5 milioni di euro sui capitoli ‘sostegno agli investimenti delle imprese nell’area colpita dal sisma’, ‘sostegno alla localizzazione delle imprese’ e ‘allestimento di aree destinate alle attività economiche e di servizio’. Sono 754 le attività produttive – 606 delle quali in provincia di Modena – la cui domanda di contributo è stata giudicata ammissibile nell’ambito del bando per il sostegno alla localizzazione delle imprese. Oltre 18 milioni di euro di investimenti attesi, a fronte di 9 milioni di contributo pubblico, 6 dei quali indirizzati a progetti di localizzazione produttiva di imprese modenesi.

Dai privati alle aree pubbliche, con i Comuni invitati a presentare manifestazioni d’interesse per l’individuazione di aree, anche temporanee, in cui delocalizzare le attività produttive e commerciali. Qui le aree in corso di realizzazione sono 21 – 16 delle quali nel modenese – per 1,5 milioni di investimenti totali, interamente “coperti” dalle risorse europee.

Un’occasione, il Comitato di sorveglianza, per rivolgersi in modo particolare ai giovani delle scuole superiori, che sono stati invitati a partecipare al concorso “L’Europa è qui”, che li porterà a realizzare attivamente elaborati e approfondimenti sull’Europa, le sue istituzioni, e soprattutto le prossime sfide, alla luce dei risultati concreti raggiunti in questo territorio: il bando per progetti di ricerca collaborativa, ad esempio, che – insieme alla misura per i “distretti tecnologici” – ha portato alla realizzazione di importanti progetti con protagoniste alcune imprese leader del settore biomedicale. Ma anche le opportunità che – anzitutto ai giovani – l’Europa offre in termini di sostegno all’autoimprenditorialità innovativa, grazie al progetto EmiliaRomagnaStartUp (http://www.emiliaromagnastartup.it). Quindi la green economy, vera e propria sfida – anche in un’ottica di ricostruzione post-sisma – con cui l’Emilia-Romagna deve misurarsi per creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile e di qualità.

Info e progetti su: http://fesr.regione.emilia-romagna.it/

















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