Sono 920 i moduli abitativi prefabbricati che saranno montati tra la fine di questa settimana e il 20 gennaio in 7 Comuni, per lo più del modenese, in cui andranno a vivere circa 3.500 dei 40 mila ex sfollati per il sisma di maggio. Nello specifico, 760 moduli saranno allestiti nel tessuto urbano dei Comuni e 160 nelle aree rurali. Dentro vi abiteranno famiglie di composizione diversa, ma l’80% di queste e’ composto da nuclei di cittadini immigrati. Ogni modulo misura dai 30 ai 45 metri quadrati.
“Sono sistemazioni spartane ma dignitose” ha spiegato all’Adnkronos il direttore della protezione civile regionale Maurizio Mainetti, precisando che questi moduli temporanei sono “pensati per essere abitati per alcuni anni”. Di queste 3.500 che entreranno nei moduli in parte già prima di Natale, ha continuato Mainetti “meno di 2 mila sono attualmente ospitate in hotel, il restante ha trovato sistemazione provvisoria da parenti e amici”.
Sono invece circa 34 mila le persone che hanno ottenuto un sostegno dalla Regione tramite i Cas, i Contributi per l’autonoma sistemazione. Le domande pervenute finora sono, infatti, 13.400 provenienti da altrettante famiglie, per un ammontare complessivo di 28 milioni di euro che la Regione ha trasferito a 52 Comuni. Le singole istruttorie sono al momento in corso. Queste famiglie riceveranno dunque un contributo per pagare l’affitto in case sostituive alla loro dichiarata inagibile.
Infine, sono circa 1.100 le persone che sono rientrate nelle loro abitazioni, una volta terminata l’inagibilità temporanea dovuta alla presenza di edifici vicini che incombevano sulla loro casa, mettendola a rischio. In Emilia, insomma, nessuno sfollato passerà il Natale senza un tetto. Tutte le tendopoli, infatti, sono state smantellate il 20 ottobre.
