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PD, Primarie: Richetti si dimette formalmente da presidente Assemblea legislativa E-R

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Questa mattina, il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, ha presentato formalmente le sue dimissioni. Lo ha fatto con una lettera al presidente della Giunta regionale, Vasco Errani, ai membri dell’Ufficio di Presidenza e ai consiglieri regionali, nella quale definisce irrevocabile la sua decisione. “Come ho detto in Aula chiudendo l’ultima seduta dell’Assemblea legislativa- afferma Richetti-, ritengo che la scelta di partecipare alle primarie del Pd faccia venire meno il ruolo di garanzia che l’Aula stessa mi aveva affidato eleggendomi presidente a inizio legislatura”.

L’Ufficio di Presidenza e la Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari sono stati convocati per giovedì 3 gennaio, per valutare la possibile convocazione dell’Assemblea legislativa martedì 8 gennaio che sarà chiamata a eleggere il nuovo presidente.

“In questi anni- sottolinea il presidente Richetti, che resterà in carica per l’ordinaria amministrazione- abbiamo ottenuto risultati importanti: penso, fra le tante, all’approvazione della legge sulla prevenzione del crimine organiz­zato e mafioso e a quella sulla partecipazione, così come alle misure di riduzione dei costi della politica, che hanno confermato la nostra Regione, e la nostra Assemblea in particolare, fra le più virtuose in Italia, spesso anticipando provvedimenti nazionali. Risultati che sono da ricondurre al lavoro di tutti i gruppi consiliari e di tutti i consiglieri, con i quali ho avuto l’onore di collaborare e che in questo momento ringrazio uno a uno. Ringraziamento che estendo al presidente Errani e alla sua Giunta: insieme, Assemblea e Giunta, abbiamo costituito una squadra che ha fatto bene e che bene continuerà a fare.

Un grazie particolare, poi, va ai dipendenti dell’Assemblea legislativa: persone preparate e competenti, con le quali abbiamo cercato di innovare senza perdere il contatto con i territori. Anche con loro è stato un privilegio lavorare.

E a pochi giorni dalla fine di questo durissimo 2012- chiude Richetti- voglio rivolgere un pensiero a Maurizio Cevenini, un collega e un caro amico, ai suoi famigliari, e a tutti i nostri concittadini colpiti dal terribile terremoto dello scorso maggio: è a loro, infatti, che la nostra azione di amministratori della cosa pubblica e membri delle istituzioni dovrà continuare a guardare”.

















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