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Bando Servizio civile volontario, nei Comuni dell’Unione 26 posti

Sono 450 i posti messi a disposizione attraverso un bando straordinario del Servizio civile volontario per le zone colpite dal sisma. Di questi 350 saranno riservati a giovani italiani, ai quali la Regione Emilia-Romagna affiancherà, nell’ambito del Servizio civile regionale, ulteriori 100 posti per giovani comunitari e stranieri, d’età compresa tra i 18 e i 29 anni (non compiuti). Il bando permetterà a centinaia di giovani provenienti anche dalle zone terremotate (è stata data priorità proprio a questi ultimi), di impegnarsi nelle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia nel settore educativo-assistenziale, a favore della popolazione colpita dal sisma per sostenerla nella ripresa della vita sociale e nella ricostruzione.

Complessivamente sono 212 i volontari previsti dal bando in provincia di Modena, di cui 26 nell’ambito dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine (24 italiani e 2 stranieri). Ricordiamo che la durata del Servizio civile volontario è di 12 mesi per 30 ore settimanali e prevede il riconoscimento di un assegno mensile di 433,8 euro, oltre all’assicurazione, l’assistenza sanitaria, il riscatto su domanda e su contribuzione individuale dell’anno di servizio ai fini pensionistici e la validità del periodo ai fini concorsuali.

Le domande di partecipazione per accedere al bando potranno essere presentate fino a mercoledì 30 gennaio (entro le ore 14). Per informazioni sui luoghi nei quali si potrà svolgere il servizio e su dove consegnare la domanda (oltre ai quattro Comuni infatti ci sono diversi enti e soggetti per i quali i volontari potranno lavorare nel territorio dell’Unione) si può digitare www.terredargine.it oppure l’indirizzo internet dei quattro Comuni facenti parte dell’ente, ovvero Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera.

“E’un’iniziativa molto importante — afferma l’assessore alle Politiche sociali dell’Unione Stefania Zanni – perché porterà beneficio concreto ai territori colpiti dal sisma ma anche perché rappresenta un’esperienza formativa, potremmo definirla di cittadinanza attiva, per i giovani che sceglieranno di intraprenderla. Speriamo siano in tanti a partecipare a questo bando straordinario”.

















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