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Palma Costi è la nuova presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

Palma_Costi_2La consigliera regionale del Pd è stata eletta con il consenso di tutti i gruppi consiliari: 46 i voti a lei favorevoli su 47 votanti (un astenuto; 3 gli assenti). Succede a Matteo Richetti, di cui l’Aula ha preso atto delle dimissioni per alzata di mano, così come prevede il Regolamento interno.

Palma Costi è nata a Camposanto (Mo), dove tuttora vive. Sposata, ha tre figlie. Si è laureata in Storia contemporanea a Bologna e ha sempre alternato periodi di lavoro con responsabilità amministrative. Nel 1982, a 24 anni, è stata eletta sindaco di Camposanto, incarico che ha mantenuto fino al 1991. Alla fine degli anni ‘80 è stata nominata nel Comitato di gestione della Unità sanitaria locale della Bassa modenese e dal 1991 al 1994 ha fatto parte dello staff dell’assessore regionale alla Sanità, Giuliano Barbolini. Dal 1995 e per nove anni – come assessore alla Pianificazione del Comune di Modena – si è dedicata a progetti strategici per lo sviluppo della città: l’Alta velocità ferroviaria e il nuovo scalo merci, la riqualificazione della fascia urbana a ridosso della ferrovia, il nuovo Ospedale di Baggiovara, la pianificazione di aree abitative e produttive (Peep e Pip), la riqualificazione e il rilancio del Centro storico. Nel marzo 2006 diventa assessore alle Attività produttive e Pari opportunità della Provincia di Modena, incarico in cui viene confermata nel giugno 2009, con ulteriori deleghe alle Risorse umane e Semplificazione.

Dal 2010 è consigliere regionale e fino ad oggi ha fatto parte della commissione Politiche economiche, della commissione Politiche per la salute e politiche sociali e della Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini.

Dal 20 di maggio del 2012 si è prioritariamente occupata delle problematiche create dal sisma che hanno colpito il territorio emiliano.

“DIALOGO E ASCOLTO PER RISPOSTE CONDIVISE AI PROBLEMI DEI CITTADINI. SISMA, RICOSTRUZIONE ANCHE UNA QUESTIONE NAZIONALE”

Un primo pensiero “ai territori colpiti dal sisma, ai loro cittadini e cittadine, alle loro amministrazioni, alle imprese”, con la consapevolezza che la ricostruzione “è una questione regionale e nazionale e che continuerà ad essere nell’agenda dell’Assemblea legislativa come lo è stata fino ad oggi”. Un secondo “alle donne e ai giovani dell’Emilia-Romagna: a loro voglio dedicare questa Presidenza perché spero che questa Assemblea riesca ad essere stimolo ed esempio per la loro partecipazione attiva alla vita democratica”. Palma Costi interviene in Aula subito dopo la sua elezione a presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Votata a larghissima maggioranza (46 sì su 47 votanti), la neo presidente sottolinea il fatto che la scelta sia caduta “su una consigliera, una donna. Un fatto già accaduto altre due volte con Celestina Ceruti e Monica Donini. Questo, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni di dibattiti assembleari, denota una cultura avanzata e coerente sul tema della parità”. Così come “non sfugge a nessuno il significato di un voto così ampio, che traduco immediatamente in un consapevole senso di responsabilità verso tutti i gruppi consiliari che compongono l’Aula e quindi verso tutte le realtà territoriali rappresentate, da Piacenza a Rimini. Perché questo significa assumere questo ruolo: avere presenti tutte le nostre peculiarità, dalla costa all’Appennino e alla zona di pianura, dalle città capoluogo fino ai piccoli comuni”.

Un ruolo, afferma la presidente, “che intendo esercitare con un alto senso della istituzione a cui apparteniamo, un alto senso del dovere e della responsabilità e con una modalità di lavoro impostata alla massima collaborazione e condivisione, in primo luogo con l’Ufficio di Presidenza, e secondo le modalità e le regole previste dallo Statuto e dai regolamenti. Tutto ciò per permettere di continuare un lavoro straordinario nel solco di scelte importanti già compiute dalla nostra Assemblea legislativa presieduta da Matteo Richetti. E al presidente uscente – afferma Palma Costi -, dal quale raccolgo oggi il testimone, rivolgo un ringraziamento sincero per l’impegno, l’equilibrio e la responsabilità con cui ha svolto questo complesso e difficile ruolo. Così come un ringraziamento sincero va a tutto l’Ufficio di Presidenza”. Poi, il ricordo commosso di Maurizio Cevenini: “Permettetemi solo un breve ma sincero pensiero affettuoso a Maurizio, che di quell’Ufficio è stato da subito componente”.

I due anni e mezzo di legislatura trascorsi rappresentano un periodo di “scelte importanti”, con decisioni “sulla crisi economica, l’economia verde e il piano energetico, la ricerca e l’innovazione, le tematiche della legalità, sia per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata nei comparti a rischio, come l’edilizia, sia per radicare, ad iniziare dai giovani, la cultura della convivenza civile e del rispetto delle leggi”. Poi i temi “delle riforme istituzionali per ammodernare e riformare i livelli decisionali, rendendo più efficace la spesa pubblica”, quindi “il welfare, ad iniziare dalla scuola e dalla formazione professionale, alla sanità , la semplificazione e la sburocratizzazione, legate ad imprese e cittadini, i temi della parità, affrontati in modo unico ed innovativo nel panorama nazionale, con la commissione per la parità impegnata, su mandato dell’Assemblea, nella costruzione di un progetto di legge regionale per la parità di genere”, fino alle questioni poste “dal drammatico terremoto del 20 e 29 maggio del 2012, che ha visto un grande protagonismo di questa Assemblea dal primo momento e fino all’approvazione della legge sulla ricostruzione”. Quindi “i costi della politica, la trasparenza e il processo concreto e misurabile di autoriforma affrontato dalla nostra Assemblea legislativa, che ci ha posto come Regione virtuosa nel panorama nazionale. Azione da continuare – sottolinea la presidente Costi – e che dobbiamo sempre di più rendere leggibile e comprensibile rispetto al lavoro che l’Assemblea, i gruppi consiliari e i singoli consiglieri svolgono come legislatori nell’interesse generale”. Infine, il ruolo “di difesa dei diritti della cittadinanza, con l’istituzione dei Garanti regionali dei minori e delle persone private della libertà personale”, senza dimenticare “la valutazione delle leggi, con la clausola valutativa sui singoli provvedimenti, per misurarne la reale efficacia”.

Il tutto, in questi due anni, dovendo “fare fronte ad una drastica riduzione delle risorse trasferite dallo Stato a Regioni e agli enti locali, riduzione che rischia, se non corretta in tempi brevi, di mettere in discussione – proprio laddove, come da noi, si sono raggiunti elevati livelli di efficacia amministrativa e di servizi alle persone e alle imprese – il ruolo stesso dell’articolazione istituzionale sul territorio”. Ma “la nostra risposta è stata, come sempre, quella di cercare di fare di più e meglio anche con meno risorse, puntando sulla qualità e l’efficacia del nostro lavoro”.

Quanto al lavoro futuro, la presidente dell’Assemblea non ha dubbi: “Credo che il nostro compito sia quello di continuare su questa scia: un lavoro di merito sui contenuti relativi agli assi strategici del Programma di Governo; il miglioramento della qualità della nostra produzione normativa; il controllo sull’efficacia della legislazione regionale, facendo tesoro delle prime sperimentazioni (e penso alla missione valutativa); l’allargamento dei processi partecipativi e l’affermazione di una parità di genere sempre più sostanziale; il lavoro intrapreso per favorire una sempre più puntuale ed efficace informazione istituzionale, nell’ottica della massima trasparenza”. Tutto questo “in una Assemblea composta da forze di governo e di opposizione che insieme, nella diversità del loro ruolo, devono costruire risposte alle domande che la complessa società emiliano-romagnola ci pone. Capaci, quindi,- chiude Palma Costi – di dialogare, ascoltarsi e rispettarsi pur nella diversità”.

















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