Consueto appuntamento con Salto nel Suono mercoledì 23 gennaio alle 21 presso la fonoteca comunale. La serata sarà interamente dedicata al mondo degli ottoni e alle numerose potenzialità timbriche generate dall’applicazione delle sordine, dispositivi che consentono l’alterazione del suono originale di uno strumento.
L’ospite sarà Simone Pederzoli, eccezionale trombonista modenese che su questo argomento ha intrapreso sia una ricerca storica sia una sperimentazione diretta sugli strumenti da lui suonati. Durante la serata verrà quindi proposta al pubblico una selezione di video e ascolti incentrati sui compositori alla ricerca di nuovi impasti timbrici e sui musicisti che hanno fatto del timbro il loro punto di forza, nell’assidua esplorazione di nuove sonorità, alla ricerca di un timbro che rendesse unica la loro voce e la conseguente espressività. L’attenzione al timbro si afferma principalmente partendo dalla musica del ‘900, dove compositori di matrice classica (Bela Bartòk, John Cage…) ricercano impasti orchestrali mediante l’utilizzo degli ottoni con specifiche sordine. Questa ricerca è ancora più accentuata nel jazz la cui radice africana richiede l’uso di timbri particolari che in un certo senso richiamano e si avvicinano all’espressività vocale usata nella forma rituale. Una peculiarità che si riscontra soprattutto nelle formazioni orchestrali afroamericane, dove queste esigenze portano all’uso di sordine e a una notazione musicale dedicata all’utilizzo di esse, come accade ad esempio nella musica di Duke Ellington.
In definitiva, la ricerca e la cura per i timbri si allontana dalla forma accademica compositiva legata ai grandi autori dei secoli passati, rivolgendo l’interesse all’unicità di un suono che eseguirà la melodia o al tessuto sonoro della composizione dando nuova vita a vecchie note.
