“Esprimo, innanzitutto, solidarietà al Sindaco di Camposanto per l’episodio di inaccettabile violenza di cui e’ rimasta vittima. Non è ammissibile – commenta il coordinatore provinciale del PDL avv. Enrico Aimi – che la protesta e le contestazioni, per quanto veementi, sfocino in comportamenti sconsiderati che possono mettere a repentaglio l’incolumità altrui. Bisogna condannarli e prenderne le distanze con forza e determinazione”.
Pur tra le mille problematiche e specificità che ogni catastrofe porta con se, è inutile eludere il fatto che l’intervento all’Aquila del Governo Berlusconi è stato contraddistino da risultati concreti e tangibili ben diversi dall’attuale situazione emiliana. In pochi mesi sono state realizzate le case in muratura ed antisismiche per tutti gli aquilani, è stata istituita una zona franca urbana, sono state dilazionate le tasse in svariati anni e vigili del fuoco e genio militare hanno eseguito gran parte delle messe in sicurezza.
In Emilia la ‘musica’ è molto diversa. Nonostante siano passati 8 mesi, Coopsette è in ritardo con i lavori di costruzione dei moduli prefabbricati e quindi tante famiglie sono ancora sradicate dagli affetti e sparpagliate in hotel. La promessa del 100% – sottolinea il coordinatore PDL – è un miraggio perché non sono state aumentate le risorse stanziate e le tasse, nonostante la possibilità di rinviarle, sono state pagate praticamente dalla totalità dei cittadini e delle aziende per paura di rappresaglie fiscali.
“Invece di cercare di affrontare i problemi” – prosegue Aimi – “si registra il durissimo attacco di Monti alla gestione regionale del sisma. Parole, quelle dell’ex Premier pronunciate ieri a Mirandola, che non lasciano dubbi di interpretazione: bocciatura tout court dell’attività commissariale. Sul banco degli imputati finisce il macchinoso sistema burocratico delle ordinanze e la mancata erogazione dei fondi già stanziati da Roma. Se Monti e gli uomini di Bersani giocano allo scaricabarile sulla questione terremoto, sul piatto – chiarisce Aimi – rimangono i problemi della gente. Sentire oggi ai microfoni di radio e televisione che l’ex premier Mario Monti toglierà il canone Rai, qualche altro balzello e parlerà con le sue amiche banche per eliminare gli interessi passivi sulla sospensione dei mutui sa tanto di spot elettorale. Se si fosse ‘accorto’ prima del problema, avrebbe potuto accogliere – incalza Aimi – uno dei nostri emendamenti, con tanto di copertura finanziaria, per dare alla Bassa quello che merita: essere trattata come tutte le altre zone colpite da una catastrofe.
(Enrico Aimi, Coordinatore Provinciale PDL)