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Terremoto e ricostruzione, via libera al contributo fino al 100%

terremoto-torre-finale“Abbiamo ottenuto un risultato importante e non scontato, e cioè il riconoscimento del 100% dei rimborsi per danni alla prima abitazione e per le imprese: un successo che davvero dà una risposta sostanziale a un obiettivo che ci eravamo proposti e che finalmente abbiamo raggiunto”.

Così il presidente della Regione e commissario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha commentato oggi, durante e dopo un incontro con gli amministratori dei territori colpiti dal sisma, le ultime ordinanze che hanno caratterizzato l’azione della macchina amministrativa dopo il Decreto dello scorso 11 febbraio varato dal presidente del Consiglio Mario Monti.

“Abbiamo varato – ha specificato Errani – una serie di interventi che tendono a favorire l’accesso al meccanismo dei contributi, per esempio grazie a un accordo con gli ordini professionali, e altro ancora che, sono convinto, accelererà il processo”.“D’altra parte – ha detto ancora Errani – a chi lamenta un eccessivo numero di atti rispondo che bisogna sia chiaro che il commissario può operare solamente attraverso le ordinanze. Per il resto continuiamo a fare quanto possibile per semplificare: è nell’interesse dei cittadini come nel nostro. Ma bisogna sempre tener presente un principio, quello che ogni risorsa pubblica deve essere pienamente certificata e riconosciuta nella procedura”.“Continueremo inoltre a lavorare sulla fiscalità di vantaggio – ha concluso -, su cui abbiamo già fatto passi avanti, sempre entro quanto possibile nell’ambito delle procedure previste dall’Unione europea. E col prossimo Governo italiano abbiamo già una serie di questioni da affrontare, prima di tutto in relazione ai Comuni, al Patto di stabilità, alle assunzioni per fare in modo che le amministrazioni locali siano nelle condizioni tecniche e professionali di gestire le domande dei cittadini, la ricostruzione dei centri storici, i programmi delle opere pubbliche”.

Le nuove Ordinanze riguardano sia il Programma per la ricostruzione delle abitazioni, sia le misure per le imprese e assicurano la copertura del 100% dei costi per case e imprese, nuove scadenze, integrazioni, semplificazioni.

Per quanto riguarda le attività produttive, tra le novità, la possibilità per le imprese di poter produrre più domande per la richiesta di contributi per i lavori che potranno suddividere in quattro stati di avanzamento in luogo dei tre precedenti. Circa un migliaio sono le pratiche per ricevere il contributo già avviate dai professionisti attraverso il Mude (il modello unico digitale per l’edilizia), mentre poco meno di 300 sono in fase di approvazione da parte dei Comuni. Ben 160 sono le procedure – per un valore complessivo di 5,2 milioni di euro di cui quasi un milione già in fase di pagamento – già depositate presso gli istituti bancari i quali attendono solo la fatturazione dei lavori per eseguire i pagamenti. Queste ultime procedure riguardano 1129 unità abitative (200 sono sede di attività artigianali/commerciali) e coinvolgono oltre 2000 persone. Le richieste di contributo presentate dalle imprese sono 25 per un valore complessivo di 11, 4 milioni di euro.

“L’impianto delle procedure e delle ordinanze non cambia, ma migliora. Non cambiano – ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – i principi che le sorreggono: legalità, trasparenza ed equità. Ci sono, quindi, le condizioni per accelerare le domande, la concessione dei contributi e la partenza dei lavori. Abbiamo ascoltato cercando di capire dove stessero i problemi dei cittadini e degli operatori, in cosa consistessero le vere o presunte critiche alla burocrazia. Così con i nuovi provvedimenti abbiamo introdotto innovazioni di rilievo nella direzione della chiarezza e della semplificazione”.

Case: ecco le novità più importanti delle nuove Ordinanze nn. 29, 51 e 86.

Elevata al 100% la percentuale di contributo (art.3).

Sono state posticipate le scadenze per la presentazione delle domande al 30 giugno 2013 per le B e C e al 31 dicembre 2013 per le E leggere e pesanti (art. 4).

Posticipato al 2 aprile 2013 il termine per il riconoscimento dei pagamenti diretti da parte del proprietario per lavori già iniziati entro il 14/11/2012 (art. 8).

Inserito un apposito comma (art. 3) che prevede l’automatismo dell’integrazione del contributo del 20% per coloro che avevano beneficiato del vecchio regime dell’80%.

Possibilità di riconoscere a contributo le varianti in corso d’opera nei limiti del quinto dei costi iniziali.

Specificata la demarcazione per l’utilizzo degli strumenti attraverso cui possono essere richiesti i contributi, le piattaforme informatiche “Sfinge” e “Mude”, al fine di semplificare le procedure.

Modificata la definizione delle spese tecniche, accogliendo le osservazioni degli operatori e introdotti i compensi per amministratori di condominio e consorzi tra proprietari (art.3).

Introdotta la possibilità di adibire l’immobile non abitato alla data del sisma anche ad abitazione principale (art.6).

Inserita la distinzione tra fatture per spese ammesse a contributo e altre spese.

Sarà possibile pagare direttamente nel limite del 20% delle spese necessarie per la progettazione (spese tecniche ed indagini e prove) da parte del proprietario prima della presentazione della domanda (entro i termini previsti dalle rispettive Ordinanze – art. 9).

Sono state disciplinate in maniera più dettagliata le demolizioni e ricostruzioni.

 

Imprese: ecco le novità più importanti della nuova Ordinanza n. 57

Per quanto riguarda le attività produttive le innovazioni più rilevanti sono due.

L’impresa potrà produrre più domande per la richiesta di contributi. Sarà possibile produrre una domanda per ogni sito produttivo e per ogni sito è anche possibile dividere ulteriormente la domanda in due: da una parte l’immobile, dall’altra gli impianti, i macchinari e le scorte. Per casi più complessi occorre l’autorizzazione del Sii, il Soggetto incaricato dell’istruttoria.

La seconda novità riguarda gli stati di avanzamento dei lavori che potranno essere quattro. Il primo può essere del 20% sotto il milione di euro e del 10% sopra al milione di euro.

 

La situazione delle abitazioni

Dopo il sisma dello scorso maggio, in Emilia-Romagna sono state dichiarate inagibili oltre 31mila abitazioni (classi B, C, D, E), inoltre ci sono ancora 2.700 abitazioni inagibili per rischio esterno (classe F), ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio. Hanno subìto danni alla propria abitazione almeno 50 mila persone; 41 mila sono state evacuate.

Per ridurre al minimo possibile il disagio alla popolazione derivato dall’aver perduto (temporaneamente o definitivamente) la propria abitazione, sono stati emanati provvedimenti per dare soluzioni alternative ed è stato favorito, ove possibile, il celere rientro nelle case. Tra questi, che compongono il cosiddetto “Programma casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione”, sono i contributi per l’alloggio (Cas), il Programma alloggi sfitti, il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Acer) danneggiati, le soluzioni abitative temporanee (moduli prefabbricati e moduli prefabbricati rurali), contributi per la riparazione e il ripristino dei danni.

 

















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