Giornata modenese per Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi, che martedì prossimo 19 febbraio sarà ospite del centro scolastico La Carovana, in via Piccinini 20-angolo via F.lli Rosselli. Alle 11.30 Gemma Capra incontrerà gli alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado S. Giuseppe; alle ore 18.30 racconterà la sua esperienza in un dibattito aperto al pubblico e che si terrà nell’auditorium del centro scolastico. Questo secondo incontro, intitolato “La famiglia non è un traguardo, ma un punto di partenza”, è organizzato dall’associazione Amici della Carovana. Gemma Capra, originaria di Torino, sposa nel 1969 il commissario di polizia Luigi Calabresi, che viene ucciso a Milano il 17 maggio 1972. Dopo un lunghissimo iter giudiziario la responsabilità morale e materiale del delitto ricade su quattro esponenti di Lotta Continua: Ovidio Bompressi, Leonardo Marino, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri. Gemma Capra all’epoca ha 25 anni e due figli (Mario, attuale direttore del quotidiano La Stampa, e Paolo) e aspetta il terzo (Luigi, che non conoscerà suo padre). Dopo la morte del marito, Gemma Capra si dedica all’insegnamento della religione nella scuola elementare Pietro Micca di Milano. Nel 1981 si risposa con il pittore e poeta Tonino Milite; da questo matrimonio nasce Uber. Nella sua giornata modenese Gemma Capra racconterà la sua vita e l’educazione dei figli dopo la tragica morte del marito, testimoniando come sia stato possibile per lei un cammino di salvezza e di speranza.
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