Sono circa 150 i ragazzi delle scuole della provincia di Modena coinvolti nell’edizione 2013 di Racconti di Pietra, progetto ideato dal Museo Gemma 1786 dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che punta alla valorizzazione e promozione dei beni culturali della provincia, con percorsi di visita guidati dai ragazzi degli istituti che partecipano al progetto attraverso i centri storici delle loro città.
Vengono dalle Scuole superiori Muratori e Wiligelmo di Modena, Morandi di Finale Emilia e Morante e Baggi di Sassuolo i giovani che in questi giorni stanno frequentando il percorso di formazione organizzato per loro dall’Ateneo modenese reggiano, con lezioni di esperti accademici, della provincia, della Soprintendenza, del Museo civico modenese, dei Comuni di Sassuolo e di Finale Emilia, che permetteranno loro di diventare delle perfette guide turistiche, pronte per la primavera a condurre concittadini e visitatori alla scoperta di aspetti artistici, storici e scientifici del patrimonio delle loro città.
Il successo riscosso dalle precedenti edizioni di Racconti di Pietra, che andavano, attraverso la guida degli studenti, alla scoperta del patrimonio della città di Modena, ha fatto sì che si sviluppasse l’interesse attorno alla manifestazione e che quest’anno anche le scuole della provincia venissero coinvolte. Il filo rosso che le visite guidate seguiranno è quello dell’acqua inteso come elemento che ha fortemente influenzato e caratterizzato lo sviluppo delle città del territorio modenese.
Straordinaria la voglia di emergere e ricominciare della gente del terremoto dimostrata dalla partecipazione all’iniziativa di oltre 60 studenti del Liceo Morandi di Finale Emilia che nell’ambito di Racconti di Pietra si preparano a condurre i visitatori nel centro storico della loro città, una delle più colpite dal sisma, ma che ha in sé una storia e una voglia di riemergere che meritano di essere raccontate. A Modena i 30 giovani ciceroni dei Licei Muratori e Wiligelmo guideranno i visitatori attraverso un percorso tra minerali e materiali del Museo Gemma e lungo le tracce che l’acqua ha lasciato in città, dove per secoli è stata al centro della vita cittadina, fluendo nella rete dei canali, oggi sotterranei.
I ragazzi di Sassuolo provenienti dagli Istituti Baggi e Morante sono invece quelli più numerosi: oltre settanta. Il percorso lungo il quale si preparano ad accompagnare i visitatori è ancora una volta dedicato all’acqua e al ruolo che ha avuto nell’evoluzione di Sassuolo. Tra le curiosità principali, senz’altro quella del Fontanazzo, un luogo magico, una sorta di grande piscina nell’area di Palazzo ducale, fatta costruire dai Duchi che lì vi tenevano feste e giochi d’acqua.
“Racconti di Pietra” – ha dichiarato la sua organizzatrice dott. ssa Milena Bertacchini coordinatrice del Museo Gemma – nel settembre scorso è risultato fra i vincitori del Premio “Io amo i Beni Culturali”, concorso regionale dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna. L’iniziativa è cresciuta grazie alla proficua collaborazione che si è instaurata tra tutti i partner coinvolti nel progetto: il gruppo di docenti di Scienze Chimiche e Geologiche (già Scienze della Terra), gli Enti locali, il Museo Civico d’Arte, le scuole. Il riconoscimento ricevuto è inoltre un premio all’alto livello di professionalità degli operatori dei Musei del nostro Ateneo.
Info 059 2055873 museo.gemma1786@unimore.it