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Tradizione e innovazione, l’Istituto San Vincenzo da 150 anni in dialogo con la città, dal 26 febbraio una mostra a Reggio Emilia

SanVincenzoDa 150 anni in dialogo con la città. Il museo dei Cappuccini di Reggio Emilia (Via Ferrari Bonini, 6) celebra un secolo e mezzo di storia e il progetto educativo dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli di Via Franchetti con la mostra “Tradizione e Innovazione”. L’esposizione s’inaugura martedì 26 febbraio alle 20.45 – con una conferenza sulla storia dell’Istituto e il suo progetto educativo – e resterà aperta fino al 14 aprile.

Organizzata in collaborazione tra la Direzione dell’Istituto e il Polo Culturale dei Cappuccini di Reggio Emilia, la mostra è articolata in cinque sezioni. In quella storica è stato ricostruito un percorso che, partendo dalla figura di Santa Giovanna Antida Thouret – fondatrice delle Suore della Carità che hanno dato vita all’Istituto San Vincenzo de’ Paoli a Reggio Emilia – arriva fino ad oggi attraverso foto d’epoca fornite dall’Istituto e da ex allievi, articoli di giornale, oggetti e dipinti. Le suore s’insediano a Reggio nel 1840, chiamate dal duca di Modena Francesco IV d’Este, per prestare servizio nell’ospedale “San Vincenzo de Paoli” in via Dante Alighieri (così sarà dal 1844 al 1903) e prendersi cura delle orfane nell’edificio adiacente alla Chiesa di San Spiridione, con attuale entrata in via Franchetti. Nel 1863 viene acquistato e ristrutturato l’edificio adiacente l’orfanotrofio per ricavarne locali adatti all’istituzione di una scuola e il 2 gennaio1864 le Suore della Carità iniziano la loro azione educativa con un istituto femminile, a questa stessa data risale anche la fondazione della scuola materna. In un secolo e mezzo si sono susseguite alterne vicende, con apertura e chiusura di un pensionato, un collegio femminile, un Istituto Magistrale e, in tempi recenti, un Istituto Tecnico Commerciale (chiuso nel 1998). Nel 1982, per volontà del Vescovo di Reggio Emilia, la Pia Unione della Dottrina Cristiana (ente dotato di personalità giuridica) assume la titolarità, la rappresentanza e la gestione dell’Istituto scolastico “San Vincenzo de Paoli”. Oggi l’azione educativa dell’Istituto San Vincenzo si rivolge ai bambini della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado: sono presenti 4 sezioni di scuola dell’infanzia, 14 classi di scuola primaria e 5 di secondaria di primo grado per un totale di oltre 500 bambini e ragazzi. Un’altra sezione della mostra è incentrata sul rapporto dell’Istituto con la città, descritto attraverso foto, ricerche ed elaborati. Nella sala principale, dedicata al progetto educativo, sono esposti diversi esempi di quanto prodotto dagli studenti: oggetti realizzati con materiali di riciclo, costumi, presepi, disegni, fotografie. Un altro spazio accoglie un video con foto di momenti scolastici e alcuni oggetti d’epoca. All’ultimo piano, nel museo permanente, alcune bacheche espongono solo gli oggetti prestati alla mostra dagli ex allievi dell’Istituto; un ricordo particolare è dedicato alle suore ormai defunte e che hanno rivestito un ruolo importante per la vita dell’Istituto.

Il risultato è una mostra “viva”, fruibile sia dagli adulti che dai bambini perché, accanto ai tanti oggetti recuperati da magazzini e archivi dell’Istituto, trovano posto i contributi di ex allievi che hanno prestato per l’occasione fotografie, pagelle, quaderni apparecchiature e manufatti risalenti anche ai primi del ‘900. L’allestimento è il frutto di un lavoro di equipe tra Polo Culturale e Istituto, con il prezioso apporto di diversi giovani legati a vario titolo alla realtà del convento. Il titolo scelto, “Tradizione e Innovazione” – Istituto San Vincenzo da 150 anni in dialogo con la città, racchiude un po’ la filosofia dell’Istituto; come spiegano gli organizzatori dell’evento, la vita di Santa Giovanna Antida Thouret ci mostra che fedeltà al Vangelo e amore al povero sono le vere strade maestre per operare continuamente innovazioni là dove si è posti a vivere: solo così la memoria può diventare profezia, il ricordo trasformarsi in futuro e l’opera educativa essere scuola di vita in cui l’alunno è una persona al centro del processo educativo in vista di un bene superiore da conseguire.

Polo Culturale dei Cappuccini di Reggio Emilia e Istituto San Vincenzo collaborano già da circa due anni, la scuola è stato il primo ente ad aderire al progetto dei laboratori didattici proposti e realizzati dal Museo. E’ stata così attivata una progettazione di percorsi educativi – tre incontri nel periodo di Avvento e della Quaresima – all’interno dell’Istituto, con ogni classe della materna e della scuola primaria. I laboratori, proposti per il secondo anno scolastico, partono dall’arte per arrivare a riflessioni di tipo morale e spirituale.

EVENTI

Tre gli eventi in programma in occasione della mostra. La sera dell’inaugurazione, martedì 26 febbraio, alle 20.45 (sala “p. Daniele da Torricella”, via Ferrari Bonini, 2) si parlerà della storia dell’Istituto e del progetto educativo; interverranno sul tema – La “San Vincenzo” tra passato e futuro – il prof. Giuseppe Adriano Rossi, presidente Uciim Reggio Emilia, e la Direzione dell’Istituto. Saranno presenti anche rappresentanti delle Suore della Carità. Domenica 10 marzo, alle 15.00, all’interno del museo, appuntamento con “C’era una volta…”, narrazioni e percorsi creativi per piccoli e grandi a cura di frate Antonello Ferretti; ingresso libero. Sabato 23 e domenica 24 marzo visita guidata (su prenotazione) alla chiesa di San Spiridione, a cura del prof. Fabrizio Anceschi, socio effettivo della Deputazione Reggiana di Storia Patria. La chiesa di San Spiridione (ufficialmente Oratorio di San Spiridione) ha la facciata principale su Via Nuova, è datata 1759, ed è normalmente chiusa, tranne quando ospita incontri, concerti e altri eventi. Decorata all’interno dal modenese Francesco Vellani e dal reggiano Ludovico Benedetti, ha raffigurato sulla volta l’Assunzione della Vergine. Sull’abside vi è una tela raffigurante San Spiridione, mentre su un altare a destra vi è Sant’Andrea Avellino morente, mentre su quello di sinistra San Giuseppe e San Giovanni Battista. Per lunghi anni, prima delle trasformazioni novecentesche, la chiesa venne impiegata come magazzino. Fu quasi certamente nel 1910 che, in occasione dei lavori di ampliamento del corpo sud del cortile dell’Orfanotrofio Femminile, la chiesa, subendo interventi in più parti, raggiunse la configurazione attuale.

Orari di apertura della mostra: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 – sabato, domenica e festivi dalla15.00 alle 18.00

Info: 0522.580.720 – segreteria@museocappuccini.it – www.museocappuccini.it

 

Immagine: cortile Collegio San Vincenzo – Reggio Emilia – 1954

 

















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