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Violenza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale le accuse mosse ad un giovane arrestato a Bibbiano dai Carabinieri

carabinieriSono stati momenti altamente concitati quelli verificatisi la scorsa sera all’interno di un pub di Cadelbosco Sopra: da una parte un ragazzo che, probabilmente complice l’uso smodato di alcolici, ha incominciato a litigare con un amico e dall’altra l’impaurita esercente che incominciava a registrare i primi danni al locali costituiti dalla rottura di un bicchiere e di una sedia. I terzi “attori” di questa vicenda sono stati i Carabinieri in forza alla Stazione Carabinieri di Gualtieri che intervenuti su richiesta dell’intimorita esercente per la condotta dei due avventori si sono visti dover contenere la furia di uno dei due litiganti andato letteralmente in escandescenza alla sola vista dei militari.

Questa in sintesi la premessa dei fatti culminati con l’arresto del 30enne A.R. originario di Crotone e residente a Gualtieri chiamato a rispondere del reato di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’azione penale. Erano le 21,00 di ieri 26 febbraio 2012 quando ai Carabinieri di Gualtieri giungeva la richiesta d’intervento del’impaurita esercente di un pub di Cadelbosco Sopra che segnalava la lite tra due avventori. Il locale veniva subito raggiunto da un militare libero dal servizio che come primo effetto riusciva a sedare la lite grazie anche al fatto che uno dei due litiganti ala vista del militare, peraltro conosciuto, si calmava. L’effetto indesiderato è stato l‘atteggiamento violento dell’odierno arrestato che dapprima ha incominciato ad offendere il militare per poi dopo aver inferto un colpo braccio del militare facendogli cadere i cellulare utilizzato per chiamare l’ausilio di altri colleghi incominciava a spintonarlo venendo poi bloccato dallo stesso militare poi raggiunto da altri suoi colleghi intervenuti in ausilio. Il giovane seppur a fatica veniva bloccato e ammanettato per poi essere condotto in caserma dove alla luce dei fatti veniva arrestato in ordine ai citati riferimenti normativi violati.

 

















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