«Quando sono arrivato era il caos, l’indebitamento era già altissimo. Abbiamo lavorato, in questi anni, per contenere il debito, rinegoziato mutui e contratti, ricondotto la gestione della società, attraverso il controllo analogo, sotto l’egida del controllo pubblico. E a chi ci accusa di avere continuato a spendere, rispondo che la mia SGP ha pagato e sta pagando i debiti fatti da altri, e segnatamente da chi ha creato la società». Questi alcuni dei passaggi più significativi della relazione fatta dall’ex amministratore unico SGP Paolo Maleti in occasione del passaggio di consegne al suo successore Corrado Cavallini. «Che – ha detto Maleti – sono certo saprà svolgere il suo incarico nel migliore dei modi: io, per quanto mi riguarda, rivendico una gestione caratterizzata da attenzione, trasparenza, e respingo al mittente ogni accusa che è stata mossa, anche considerato che chi ha mosso le accuse è stato il creatore di una società nata per gestire cose alla cui gestione era già deputata il Comune, e l’ha indebitata oltre il ragionevole. Noi – ha detto ancora Maleti prima di ricevere i saluti dei dipendenti di SGP ma anche dell’amministrazione, presente pressochè al completo – abbiamo tenuto a galla una società che non doveva nemmeno nascere, e che altri hanno creato.