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Passaggio di consegne del coordinamento del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria: da Confesercenti Emilia Romagna a Confcooperative

Massimo_CocciaIl passaggio del coordinamento del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria (TRI) da Confesercenti a Confcooperative è stato l’occasione per un incontro proficuo fra mondo delle imprese e Regione Emilia-Romagna. Alla riunione ha partecipato, infatti, l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Gian Carlo Muzzarelli, in rappresentanza del Presidente Vasco Errani.

Il Presidente regionale di Confesercenti, Roberto Manzoni, dopo aver sottolineato che le associazioni aderenti al TRI contano 339.597 imprese (l’80,1% del totale regionale) che occupano 845.050 addetti (il 51,6% del totale), ha ricordato i temi principali dell’attività del Tavolo nel periodo di coordinamento di Confesercenti (da luglio 2011 a marzo 2013) concentratasi sul sisma che ha colpito i territori delle province di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia; sulle azioni per cercare di superare la crisi e creare le condizioni per lo sviluppo delle attività che hanno portato alla sottoscrizione del Patto con la Regione e le altre forze sociali; l’ambiente e l’energia per lo sviluppo di un’economia verde orientata alle energie rinnovabili; la semplificazione amministrativa per eliminare adempimenti inutili o sovrapposti per le attività economiche; la sanità e il welfare in un ruolo di sussidiarietà al pubblico.

Il Presidente di Confcooperative regionale, Massimo Coccia, assumendo il ruolo di coordinatore che ricoprirà sino a settembre 2014, ha sottolineato come, dopo l’emergenza del terremoto e la priorità assoluta di ricostruire il tessuto produttivo delle zone colpite, ora sia il tempo di dare nuovo impulso alle politiche di sviluppo dell’intero territorio regionale, con la necessità di una verifica approfondita sull’attuazione del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, sottoscritto a fine 2011 da Regione, Enti locali e sistema economico. In particolare, Coccia, a nome del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria, ha espresso preoccupazione per il calo di risorse destinate al “Programma Triennale Attività produttive 2012-2014”, la cui attuazione è fortemente ridimensionata con un taglio del 25% per il budget 2013 e ha chiesto, per il rilancio dell’attività imprenditoriale che necessita di maggior facilità di accesso al credito, un aumento delle risorse destinate ai Consorzi Fidi.

“In un momento in cui i finanziamenti pubblici scarseggiano – ha detto Coccia – le risorse necessarie per lo sviluppo potrebbero provenire dal riordino istituzionale delle Province (in forza della Legge Regionale 21/2012) e dalla semplificazione amministrativa, regolamentata dalla Legge Regionale 18/2011”.

In risposta ai gravi problemi occupazionali evidenziati nell’ultimo biennio e al perdurare delle difficoltà di budget per il 2013 Coccia, a nome del Tavolo, ha sottolineato l’esigenza di una profonda riflessione sull’intero sistema degli ammortizzatori sociali in deroga.

Alla luce dell’imminente presentazione del Piano regionale dei rifiuti, il TRI ha chiesto alla Regione di poter essere coinvolto direttamente nella definizione delle principali strategie in materia di prevenzione dei rifiuti, sviluppo della raccolta differenziata, scelta dei sistemi di recupero più efficienti, definizione delle tariffe più eque e revisione delle norme regionali per favorire una più ampia politica di investimenti sul tema della green economy e della diffusione degli impianti di energia da fonti rinnovabili.

L’incontro è terminato con l’intervento dell’Assessore alle Attività Produttive dell’Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, che ha sottolineato la grande importanza del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria in quanto strumento in grado di favorire la cooperazione tra le imprese e conseguentemente la loro crescita. “Un elemento, questo, fondamentale – ha ricordato infine Muzzarelli – perché valorizzando la rappresentanza possiamo rendere più forte il nostro sistema imprenditoriale e affrontare così con successo le nuove sfide dello sviluppo mettendo in moto la tanto attesa ripresa dell’economia”.

 

















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