“Il Ministero dello Sviluppo Economico ha il potere e il dovere di porre un argine contro la mala politica industriale. Vogliamo sapere cosa il Governo intende fare per dare soluzione alla vertenza aziendale e per portare avanti la ricerca di un nuovo acquirente”. Lo afferma Michele Dell’Orco, deputato modenese del Movimento 5 Stelle, a proposito della vicenda di crisi industriale della Terim, storica azienda produttrice di elettrodomestici del modenese.
“Ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere un atto di responsabilità da parte del Governo. La storia dell’azienda -spiega il deputato- racconta nel bene e nel male l’Italia di ieri e di oggi. La Terim è una delle tante imprese nate negli anni ’60 che ha fatto la ricchezza del nostro Paese e della nostra Emilia in particolare. Una piccola azienda familiare che arriva a competere sui mercati internazionali ma che, negli ultimi anni, si sta perdendo sotto le pressioni della globalizzazione e che, con la complicità di una proprietà e di una direzione aziendale ha optato per la scorciatoia dei licenziamenti e della delocalizzazione”.
“Un’azienda radicata su un territorio non è però solamente di chi ne detiene la proprietà ma anche dei suoi lavoratori, pertanto -dichiara il grillino- con l’interrogazione depositata chiediamo al Governo di non derogare al suo compito di garante degli interessi in campo e, soprattutto, di guida nei confronti di chi onestamente e concretamente vuole fare impresa in Italia. I 380 lavoratori della Terim e le loro famiglie hanno diritto di sapere cosa li aspetta nell’immediato futuro alla fine della cassa integrazione straordinaria e il Governo -conclude Dell’Orco – deve dare alternative alle aziende che non cercano facili vie d’uscita alle crisi aziendali”.