Fernando Alonso e Felipe Massa sono stati entrambi autori di un’ottima prestazione questo pomeriggio al Circuit Gilles Villeneuve, rimanendo così in corsa nella lotta per ambedue i Mondiali. Dalla sesta posizione in griglia di partenza al secondo gradino del podio per Fernando, mentre Felipe ha recuperato dalla sedicesima posizione al via all’ottavo posto finale, con entrambi i piloti autori di un’infinita serie di sorpassi. Con i 22 punti portati a casa quest’oggi la Scuderia conferma il secondo posto nella Classifica Costruttori, con Fernando che sale in seconda posizione in quella Piloti. Felipe, invece, è ancora quinto. Prestazione autorevole, comunque, per Sebastian Vettel e la Red Bull, i leader delle due classifiche, al primo successo in Canada. A completare il podio, in terza posizione Lewis Hamilton con la Mercedes.
Dopo il maltempo degli ultimi giorni, di domenica finalmente le giacche da pioggia potevano essere messe da parte sull’Isola di Notre Dame: la gara, infatti, prendeva il via sotto un cielo sereno e con temperature più miti. I primi 16 piloti dello schieramento partivano tutti con gomme Pirelli Super Soft. L’allungo che porta alla prima curva nel giro d’apertura del GP del Canada da sempre è un momento di forte tensione, ma allo spegnersi del semaforo rosso del settimo appuntamento della stagione le monoposto scattavano mantenendo più o meno le stesse posizioni in griglia, anche se Bottas con la Williams presto scivolava indietro rispetto alla terza posizione dopo aver lottato ruota a ruota con Webber alla curva 1, mentre Fernando aveva la meglio sul finlandese per il quinto posto al termine del primo giro. Felipe, invece, recuperava due posizioni e si portava al quattordicesimo posto. Alla conclusione del secondo passaggio, Vettel era in testa con un vantaggio di 2,8 secondi sul gruppo degli inseguitori, con Hamilton davanti a Rosberg, Webber, Alonso, Bottas, Vergne, Sutil, Ricciardo e Raikkonen a chiudere le prime dieci posizioni. Tredicesimo, intanto, Felipe.
Bottas veniva superato da Vergne al sesto giro, con la Toro Rosso che guadagnava così la quinta posizione. Nella stessa tornata Sutil andava in testacoda con la Force India: fortunatamente le vetture alle sue spalle riuscivano a evitarlo, mentre Felipe saliva al dodicesimo posto. In testa alla corsa aumentavano i distacchi, con Vettel che portava il suo vantaggio su Hamilton (Mercedes) a 4,5 secondi, con Rosberg più indietro. Fernando, invece, era a 11,4 secondi dal leader. E Felipe? Il pilota brasiliano proseguiva nella sua rimonta: all’ottavo passaggio era undicesimo e, un giro dopo, entrava in zona punti agguantando il decimo posto. In ottava posizione, Ricciardo faceva da “tappo” agli inseguitori, con Raikkonen, Felipe e Hulkenberg tutti in fila indiana alle sue spalle. All’inizio dell’undicesima tornata, Felipe affiancava con la F138 la Lotus di Raikkonen, non riuscendo però a completare la manovra di sorpasso. Al 12esimo giro Raikkonen aveva la meglio su Ricciardo e, quando il pilota della Toro Rosso rientrava ai box al passaggio 13, Felipe saliva al nono posto. Cambio gomme anche per Hulkenberg e Maldonado nello stesso giro. Rientro in pit lane per la Red Bull di Webber alla tredicesima tornata dalla quarta posizione, seguito da Vergne, sesto con la Toro Rosso, e da Perez al volante della McLaren. I primi cambi gomme vedevano Fernando portarsi in quarta posizione, che diventava terza al 14esimo giro dopo l’entrata in corsia box di Rosberg. Vettel e Hamilton, invece, erano ancora in testa alla corsa. Il pilota della Red Bull si fermava al 16esimo passaggio, seguito da Fernando: la maggior parte dei piloti passava a gomme Medium, anche se Rosberg, protagonista in una battaglia ruota a ruota con Webber per la terza posizione, proseguiva con un nuovo set di Super Soft. Cambio gomme per Felipe al 17esimo giro, per un nuovo treno di pneumatici Option, con il pilota brasiliano che riprendeva la corsa in 14esima posizione, che ben presto diventava dodicesima dopo aver avuto la meglio su Bottas e Guttierez.
Hamilton, intanto, continuava in quello che era un primo stint molto lungo, per poi infine visitare i box Mercedes al 19esimo giro. A 50 giri dal termine, la classifica vedeva Vettel in testa davanti a Hamilton, Rosberg, Webber, Fernando quinto, Raikkonen, Vergne, Di Resta, Grosjean – partito ultimo e non ancora fermatosi ai box – e Button decimo. Alle loro spalle Felipe era in piena lotta con Sutil, con i due piloti che si affiancavano fino quasi a sfiorare le proprie gomme. Primo stint lungo anche per Raikkonen, che rientrava alla 22esima tornata per montare gomme Prime, in quello che però risultava essere un pit-stop lungo. In questa fase della corsa, gara quasi solitaria per Fernando, quinto a 1,4 secondi da Webber, con oltre 20 secondi di vantaggio su Vergne. Sutil e Felipe passavano la McLaren di Button e, ancora una volta, Felipe aveva quasi la meglio sulla Force India. Giro dopo giro, Felipe tentava il sorpasso sul tedesco, soprattutto al termine del lungo rettilineo che porta ai box, mentre più in alto in classifica, la caccia di Webber alla terza posizione di Rosberg riservava un intenso duello. La battaglia tra i due, però, permetteva a Fernando di avvicinarsi, con il pilota spagnolo a soli due decimi dal retrotreno della monoposto dell’australiano al 27esimo giro. L’azione cruciale arrivava all’inizio del 31esimo passaggio: dopo il sorpasso di Webber su Rosberg, anche Fernando completava la manovra, con il pilota spagnolo che era quindi quarto.
Il pilota Mercedes si fermava subito ai box nella tornata successiva. Al 37esimo giro Webber toccava Van der Garde al tornante, con un pezzo dell’ala anteriore della sua Red Bull che si staccava nell’impatto. Contemporaneamente Fernando faceva segnare quello che era il momentaneo giro più veloce della gara, riducendo il distacco dalla Red Bull a 7 decimi. Sembrava quasi che gli unici due piloti a non vivere un’emozionante domenica pomeriggio fossero quelli con le due monoposto in testa alla gara, con Vettel primo con un vantaggio di 16,2 secondi su Hamilton, con il pilota inglese che precedeva Webber di 7,6 secondi. Al 40 dei 70 giri in programma, Felipe occupava la nona posizione, con i due piloti che lo precedevano, Di Resta e Grosjean, che non si erano ancora fermati ai box per il cambio gomme. All’inizio del 42esimo giro Fernando aveva la meglio su Webber, mettendo così un primo piede sul podio. Nella stessa tornata, Felipe rientrava ai box per montare gomme Prime per il suo stint finale. Il pilota brasiliano ritornava in corsa in dodicesima posizione, per poi issarsi all’undicesimo posto con il pit-stop della McLaren di Perez.
Secondo cambio gomme di Webber alla 46esima tornata, imitato da Fernando al giro 47. Un giro dopo era la volta di Hamilton, seguito da Vettel al 49esimo passaggio, con le posizioni che rimanevano invariate per i primi quattro. Felipe riusciva a rientrare in zona punti superando Grosjean per la decima posizione al giro 53, mentre Fernando metteva a segno un altro giro veloce mentre era all’inseguimento di Hamilton, davanti al pilota spagnolo di 3,4 secondi.
Al giro 47 Rosberg (quinto) rientrava ai box, seguito da Vergne (sesto), mentre al passaggio successivo Fernando segnava un altro giro veloce, con il distacco da Hamilton ridotto a un secondo, che diventava di 4 decimi al giro 59. Alla 62sima tornata, nel tratto di pista che porta al tornante, lo spagnolo affiancava con la sua F138 la Mercedes, senza però concludere la manovra d’attacco. Cosa che accadeva poche curve dopo, ancora una volta nella sezione che porta alla prima curva, con Fernando che saliva così di un’altra posizione, con soli 7 giri alla bandiera a scacchi. Neanche la gara di Felipe era ancora terminata: il pilota brasiliano all’ultimo giro superava Raikkonen, conquistando l’ottavo posto finale.
Un terzo della stagione è stato archiviato e adesso il Circus della F1 può prendere fiato fino al Gran Premio di Gran Bretagna, di scena a Silverstone tra tre settimane.