Vado di Monzuno, inseguimento nella notte: recuperati 2.000 litri di gasolio

Questa notte, i Carabinieri della Stazione di Vado di Monzuno sono stati impegnati in un rocambolesco inseguimento di due mezzi che, alla vista dei militari, si sono dati alla fuga in direzione di Sasso Marconi. I fatti sono accaduti intorno alle ore 1:30, quando la pattuglia dell’Arma di Vado di Monzuno, che transitava lungo la S.P. 325, ha incrociato una Renault Laguna seguita da un Fiat Ducato. Il sospetto che i due mezzi fossero stati rubati per andare a commettere altri crimini per l’Alta Valle del Reno ha spinto i Carabinieri a compiere una repentina inversione di marcia allo scopo di fermare i mezzi e identificare gli occupanti. Questi, quando si sono accorti di essere seguiti dai militari, hanno accelerato per far perdere le loro tracce. Il conducente della Laguna è riuscito a dileguarsi, mentre l’altro autista, a bordo di un veicolo più lento e ingombrante è stato costretto a fermarsi nei pressi di Vizzano di Sasso Marconi, a causa di un ponte troppo stretto che gli impediva il transito. Il malvivente ha proseguito la fuga a piedi per i campi circostanti. L’intervento dei Carabinieri ha comunque permesso di recuperare il mezzo e 2.000 litri di gasolio contenuto in fusti di metallo. Nel corso delle indagini, è emerso che la targa del furgone corrispondeva, in realtà, a una Renault Clio rubata lo scorso giugno a un marocchino di Monghidoro, mentre il Ducato era stato asportato a un pakistano di Bologna che, come il marocchino, ne aveva denunciato il furto il mese scorso. Il furgone e il mezzo sono stati sequestrati. Proseguono le indagini finalizzate a individuare gli autori del reato, accusati di furto aggravato e riciclaggio.